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Intervista a Le Mat Percorsi

Ciao a tutti,
Oggi vi propongo un'intervista a Matteo Ficara del sito LeMatPercorsi  ( qui : https://www.lematpercorsi.com) - conosco Matteo da meno di un anno, ma devo dire che è stato ULTRA produttivo in questi mesi.  Articoli sempre interessanti, ottimi progetti a getto continuo, tantissime belle idee. Si vede che a LeMat hanno fatto i compiti e si vede che hanno un entusiasmo e un'energia direi… magica. Prendete popcorn e la vostra bibita a base di aspartame preferita che inizia

Intervista a LeMat Percorsi

Matteo, raccontaci… perché proprioLeMat ?

LeMat è un progetto in evoluzione, è una forza propulsiva difficilmente definibile, che mi è venuta a trovare qualche tempo fa e non mi ha più lasciato.
È legato a sogni, meditazioni e “segni” di un denso periodo di ricerca, terminato, ricordo bene, in un ritiro di due giorni a Pian dell'Abate.
I tarocchi, in quel periodo, mi apparivano anche in sogno. Posso recuperare tutta la sequenza che, nel giro di mesi, venne a trovarmi: il Bagatto fu il primo, la Papessa la seconda. Poi vennero l'Eremita, la Morte e l'Appeso.
Ed infine il Matto, la Stella ed il Mondo.

Non starò qui a spiegarli tutti, sarebbe veramente complesso, ma vorrei soffermarmi sugli ultimi tre, così per definire un po' il “carattere” di LeMat e per introdurre, ringraziandola, Lara Lucaccioni (equivalente della “Stella” dei tarocchi), che in tutto questo viaggio mi dà supporto.

Mi piace quando le persone parlano di viaggio quando descrivono quello che sono...

Parlo di “viaggio” perché LeMat è un viaggio.
Nel tarocco lo si può vedere con il sacco in spalla, al limitare di un precipizio.
È il confine tra la razionalità e l'irrazionale, il luogo ideale del matto, tarocco senza numero, destinato a girare tra gli arcani maggiori portando il suo contributo, al contempo destabilizzante ed innovativo.

Nella prima intervista che mi è stata fatta parlai dello spirito guida che accompagna il Matto (il cane), dicendo che, nel reale, era rappresentato da Lara.
In una fase matura del compimento dei tarocchi, Lara ha assunto il carattere de l'Etoille, la stella ed è con lei che la missione ha modo di realizzarsi pienamente, diventando” Mondo”.

Quale missione?
L'Immaginazione.
Il Matto esplora i confini tra ciò che esiste e ciò che ancora deve venire, tra il presente ed il futuro, e tiene la testa rivolta indietro, a guardare ciò che è stato, il passato.

Nei miei studi ho scoperto che la mente lavora per rappresentazioni.
Cosa vuol dire?
Che se noi chiudiamo gli occhi e diamo alla nostra mente l'input “gatto”, l'emisfero sinistro, delegato alla parola, invierà impulsi all'emisfero destro, che ci fornirà almeno un'immagine di gatto.
Di un qualsiasi gatto che abbiamo visto, anche di sfuggita, e che è rimasto impresso nella nostra memoria.
Questo ci invita a comprendere che la memoria lavora per immagini, cosa che accade anche per l'Immaginazione, come il nome dimostra.
In qualche modo, quindi, memoria ed Immaginazione sono sue facce di una stessa moneta: la rappresentazione mentale.

Memoria-passato, rappresentazione-presente, Immaginazione-futuro.

Ecco perché il carattere di LeMat è, come dicevi tu, “magico”: è intriso di ciò che ancora non è.
Ed ecco perché abbiamo creato l'MTS – modular training system, il sistema di formazione modulare: per venire incontro sia alle nostre esigenze interiori, sia ai fattori esterni.

In un mondo che cambia rapidamente ogni sistema statico ha difficile vita e breve durata.
Al contempo, un sistema completamente entropico non ha gli strumenti per generare crescita, perché manca di possibile sedimentazione (concretizzazione).
Il modulo, invece, si presenta come una mini task force indipendente, internamente rigida ed organizzata, esteriormente capace di legarsi agli altri moduli in moltissimi modi differenti, così da creare sistemi nuovi e complessi, ma perfettamente funzionanti ed organizzati.
Una metafora simile è quella delle cellule del corpo umano: sono tutte identiche tra loro interiormente, perfettamente organizzate ed autosufficienti, ma esteriormente, se inserite in contesti differenti, svolgono funzioni differenti.

Ecco come LeMat può mantenersi giocoso (serio, non serioso), a cavallo tra la razionalità e l'irrazionale, svolgendo al massimo il proprio ruolo.
Il che significa anche che i nostri cari amici lemattiani, se lo vogliono, hanno moltissime possibilità di organizzare al meglio il proprio percorso di crescita interiore con noi.

Woow rispostone….
oltre al tuo interesse per i tarocchi mi sono rimaste impresse alcuni concetti che vorrei sottolineare: il primo è "ogni sistema statico ha difficile vita e breve durata" - concordo pienamente.
Bella la metafora delle cellule del corpo umano, mi sa che te la rubo… :-)
E grazie per aver sottolineato il fatto che bisogna mantenersi giocosi e che essere seriosi è la morte del miglioramento personale…
Poi vedo che hai usato la parola  "entropico":  hai studiato ingegneria vero ? ahahah

ehhehehehe...
L'entropia e la staticità. Lo yin e lo yang.
Questa vita ha un'estrema necessità di equilibrare gli opposti, come diceva anche un filosofo a me carissimo, Eraclito.

Torniamo seri un attimo: parlami dell'immaginazione. Cosa è e cosa ne pensi tu….

Ah, ma certo! Ne parlo proprio volentieri.
L'Immaginazione m'è venuta a trovare qualche tempo dopo LeMat.
Non so perché, ma, ad un tratto, ho avuto la chiara certezza che sono qui per qualche motivo legato all'Immaginazione.
A quel punto, i miei Spiriti Guida sono stati molto loquaci al riguardo: l'Immaginazione è come un enorme fiume, che scorre lieto.
L'altra sponda è l'Al Di Là, inteso nel modo splendidamente spiegato da Igor Sibaldi: l'aldilà è l'al di là della nostra percezione.

Interessante, ammetto la mia ignoranza circa Igor Sibaldi, raccontami qualcosa di più.

Ah, Igor Sibaldi è a mio avviso, uno degli illuminati attualmente viventi.
Nasce come filologo e si innamora dei testi sacri. Da qui si fa “teologo” ed angelologo (mai letto “Il libro degli Angeli”?), appassionandosi principalmente della tradizione ebraica antica.
La maggior parte dei suoi lavori sono riletture della Bibbia ebraica.
Uno dei libri che mi sento di suggerirti è “I Maestri Invisibili”, in cui Igor Sibaldi dipinge i tratti dei suoi Spiriti Guida e lascia una breve scaletta da seguire per entrare in se stessi ad incontrarli.
O, meglio ancora, l'audio “Iniziazione”, creato apposta per questo motivo.

Uno dei contributi più profondi che Igor Sibaldi ha portato è, per me, quello circa il significato della parola “arca”.
Secondo i suoi studi, “arca” significa “linguaggio” e l'invito, per il famoso Diluvio, è quello di crearsi un linguaggio nuovo, ove tutte le parole siano piene di significati nostri, guadagnati sulla ricerca e l'esperienza.
Credo che sarà questo il Nuovo Mondo.
Non so se conosci le teorie psicologiche secondo le quali il nostro Mondo è un'interpretazione che avviene nella nostra mente attraverso le parole che conosciamo.
Il Diluvio è l'arrivo di un mondo che fuoriesce dagli schemi interpretativi attuali, per il quale è necessario costruire l'arca di... un modo più elastico e meno schematico di vedere il mondo.

Grazie, mooooooooolto interessante. Condivido appieno!
Ora, però, torniamo all'Immaginazione...

D'accordo.
Eravamo rimasti sulla sponda Al Di Là.
Su quella sponda esseri evoluti imbottigliano messaggi che affidano alle chiare acque dell'Immaginazione.
Da questa parte, se fossimo pronti per raccogliere le bottiglie, scopriremmo che al loro interno ci sono Idee, “i passi per la nostra Evoluzione”.
Che è anche lo slogan legato al nostro logo (pronto entro una decina di giorni).

Una delle Idee evolutive con le quali lavoriamo è l'Io-Eroe, individualità immaginifica perfetta, da cui prendere spunto (in termini di PNL: modeling) in ogni istante della vita, per realizzarsi appieno.
Ecco perché il percorso FilosoVia si chiama “la Via dell'Eroe”.
Anche nelle “Stanze dell'Immaginazione – i tuoi Luoghi di Potere” ci affidiamo all'Immaginazione, ma in un modo differente.
In questo percorso attiviamo le 8 (9 per chi fa anche il percorso FilosoVia) stanze di potere, alle quali ricorrere, attraverso l'accesso immaginativo, per portare modificazioni nella propria realtà attuale.
Un esempio?
La stanza numero 4, chiamata “il Vestiario”.
Dentro al vostro armadio esistono infiniti abiti. La parola “abito” deriva dal latino “habitus”, che è la stessa della parola abitudine.
Le abitudini sono dei sistemi complessi di funzione tra mente, emozioni e corpo, che si ripresentano in base a determinate attivazioni.
In questa stanza creiamo i nostri “habiti” preferiti. Io, per esempio, ho la tunica del laureato, che ho usato molto durante i periodi di studio universitario.
Questa tunica, una volta indossata nella stanza numero 4, mi attiva automaticamente la lettura veloce (semifotografica), l'organizzazione mentale attraverso il mind mapping e le conoscenze di tecniche di memoria.
Inoltre acuisce l'attenzione, garantendo curve di apprendimento più lunghe, ed il senso di rilassamento, permettendo all'inconscio di collaborare a pieno regime.

Molto interessante questo concetto delle Stanze dell'Immaginazione… E' un altro progetto?

La vera funzione delle Stanze dell'Immaginazione viene espressa nel percorso IntoTheMind, che sta per giungere a compimento. Ne potete trovare online uno scheletro su www.intothemind.eu.

Parlaci anche di IntoTheMind

In questo percorso comprendiamo anche il “CreaLab, aumenta le tue Idee”, il laboratorio di creatività di Lara, che ha un enorme successo, perché non solo aumenta le tue idee immediate, ma anche il tuo senso di benessere, permettendoti performance creative anche sul lungo periodo.

IntoTheMind è il percorso che vorrei portare come mio contributo più pieno nella FeliCittà ed è stato studiato appositamente per essere inserito come quarta fase di un percorso più complesso che riprende l'antropologia steineriana.

Ecco in breve i quattro passi:
0-6 anni: conoscenza del corpo
7-13 anni: emozioni
14-20: pensiero
21-28: IntoTheMind

L'idea nasce dal fatto che il ciclo completo di Saturno ha durata di 29 anni, il che vuol dire che esistono circa 3 grandi cicli nella vita dell'uomo.
Parlandone con la terminologia della FilosoVia, li potremmo definire come:
la preparazione;
il viaggio;
il ritorno.

Nei primi 29 anni, quindi, l'essere umano deve prepararsi ad affrontare il Viaggio della Vita e lo fa iniziando dal “conosci te stesso” (corpo), passando per le relazioni (emozioni) e giungendo alle astrazioni (pensiero) ed al sacro.
IntoTheMind raccoglie i frutti dei primi 3 percorsi e lavora sulla decostruzione degli schemi mentali, sia con la Creatività che con l'Immaginazione, per la formulazione di un mondo interiore più vasto e più libero.

Wow! ;-P
che lavorone….

Quindi ricapitolando IntoTheMind è un percorso di preparazione che include anche vari progetti… il CreaLab, e cos'altro? Le Ossitocene?  spiegaci brevemente cosa sono questi "moduli" a uno che ne sente parlare soltanto adesso….

IntoTheMind è il percorso che porterò come mio contributo nella FeliCittà.
Il focus di IntoTheMind è il raggiungimento di quel luogo interiore ove potersi connettere con il divino, per manifestarlo.
Il logo di IntoTheMind è un cactus fiorito in un deserto bianco.
L'idea di fondo è questa: il cactus non beve, ma contiene acqua.
Se ne nutre attraverso gli aghi, che permeano l'acqua dall'aria stessa, dall'ambiente.
Nel microcosmo dell'essere umano i quattro elementi hanno un significato preciso:
terra: il corpo,
acqua: emozioni;
aria: i pensieri;
fuoco: lo spirito (l'intangibile).

Il cactus significa: avere la capacità di captare dal contesto (misto di pensieri/aria ed emozioni/acqua) gli elementi necessari per veicolare il proprio Messaggio.
Ogni Messaggio è inscritto in una trama maggiore, chiamata Amore, che ha bisogno di emozioni, chiarezza di pensiero e purezza nel corpo.
Ogni Messaggio è un dono, lo stesso dono che ti fa il cactus, quando nel deserto arido della società di oggi, ti dona le proprie emozioni (l'acqua che contiene al suo interno).
Ogni Messaggio ha vita solo grazie allo Spirito, il Sole, che, seppure rende così solitario il deserto, alimenta il Bene e lo fa propagare.

È necessario accedere a questo percorso solo dopo aver già lavorato su se stessi, nei primi step (corpo, emozioni, pensiero).
Servono un corpo purificato, la capacità di conoscere le emozioni, saperle vivere e tirarsene fuori, se necessario, e la chiarezza di pensiero, al fine di mantenersi estranei al giudizio.
La ricerca interiore è un percorso lungo, ma credo sia l'unico che meriti di essere percorso.

In questo, però, amico mio, le OssitoCene non c'entrano.
O, almeno, non sono un elemento fondamentale di IntoTheMind, ma si pongono al servizio di un'altra forza importante che anima LeMat: la condivisione.

Siamo dell'idea che il 2012 porterà grande cambiamento, in positivo, rimescolando le carte di regole, norme e leggi e mettendo tutto nuovamente in discussione.
Per questo i miei cari amici “I Ching” tempo fa mi suggerirono che avrei dovuto creare l' “esercito”.

È mia ferma convinzione che tutto ciò che esiste ora esiste solo come forma pensiero, alla quale si dà concretizzazione attraverso le parole e l'energia individuale della fede.
La fede è, letteralmente, “credere in...”.
Per assurdo, e per essere snelli nella risposta, sono dell'idea che se, come suggerisce Sibaldi, “lavassimo” il nostro vocabolario, smettendo di utilizzare parole come, ad esempio, “politica”, ed al contempo smettessimo di focalizzare il nostro pensiero e l'attenzione cosciente sul contenuto di queste parole, allora le realtà relative smetterebbero di esistere, perché non avrebbero più energie con cui mantenersi.
Io lo chiamo “il principio pubblicità”: le pubblicità funzionano fintanto che le guardi, quando smetti, non POSSONO più funzionare.

Per alcune realtà, per esempio l'idea attuale del “mondo”, con tutta la sua storia, necessitano  ingenti energie, date da masse critiche di individui, tutti focalizzati assieme sulla stessa formapensiero.
L'“esercito” è la massa critica che deve decostruire la propria immagine del mondo, sostituentdola con quella di un mondo nuovo, al fine di aggregare le proprie energie e far manifestare... il regno dei cieli.
L'idea a cui puntiamo è la FeliCittà, per ora un progetto che sta prendendo forma, a breve una realtà.
^_^

Ora, per finire, i moduli.
La società odierna è come un vortice: raffiche di imput da ogni luogo, che rendono difficili sia concentrarsi che organizzarsi.
Moltissime sono le risorse online che si propongono come risposta alle difficoltà gestionali, forse conosci Zen To Done: noi ne abbiamo un breve trafiletto nel blog, per gli interessati.

La formazione personale, in tutto questo vorticare, diventa difficile.
I seminari si concentrano nel weekend con formule intensive o si spalmano su archi temporali lunghissimi, cercando di venire incontro alle necessità organizzative degli interessati.
Ed anche a quelle economiche.

Noi ci siamo resi conto che in alcuni dei nostri corsi tornavano situazioni simili.
Le mappe mentali, ad esempio, le usiamo in quasi tutti i nostri corsi.
A seguire, la ricerca dei valori e la creazione della gerarchia valoriale sono, a nostro avviso, fondamentali, perché ci danno un'idea approfondita di quello che siamo.

Allora abbiamo pensato ai moduli, che, per la maggior parte sono dei workshop “monotematici”.
Il modulo A, per esempio, lo abbiamo chiamato StrategicaMente e si occupa delle Mappe Mentali.
In questo workshop non solo si apprende lo strumento mappe mentali, negli usi organizzativo, mnemonico e creativo, ma di faranno anche le “Mappe dell'Io”: 3 mappe che rispondono ad altrettante domande, capaci di invitarci all'autoscoperta.

Il modulo B, EticaMente, è il lavoro sui valori e sui bisogni, il C, PotenziaMente, sulle Convinzioni e così via, fino alla M.

Con il MTS diamo libertà di frequentare il singolo workshop ed acquisire conoscenze e strumenti focalizzati, ma anche di inserire gli stessi in un progetto più ampio, come i percorsi.
Enjobby, per esempio, comprende i moduli A+B+C+G, dove il G è il modulo di creatività creato appositamente per Enjobby.
Chiunque ha partecipato ad uno dei singoli moduli o a più di uno di essi, può scegliere se fare anche gli altri, completando così il percorso.

Ci è sembrato un bel modo di rispettare il tempo e le risorse di chi sceglie di crescere con noi.

Adesso che sappiamo cosa vuol dire "prepararsi"… Cosa mi dici del viaggio?

“Le strade del Signore sono infinite” è la prima cosa che mi viene in mente.
“Prepararsi”, come tu dici, è un percorso lunghissimo, il viaggio stesso è “prepararsi”.
In ogni istante siamo chiamati a manifestare qualcosa di nuovo. Come poter essere pronti?
Con elasticità, non-identificazione e presenza.

Il viaggio che LeMat manifesta è il viaggio al limite tra la conoscenza e la fede.
Il Messaggio, l'Immaginazione, è quello di rendersi concavi mentalmente, capaci di accogliere e ricevere quanto viene dall' “alto”, mantenendo le capacità razionali, allenando e riscoprendo la forza dell'intuizione, imparando ed applicando il nongiudizio e lavorando, col silenzio ed un esercizio chiamato “del Nero Perfetto”, sull'accettazione.

La FeliCittà è il luogo ove vorrei creare la possibilità di una crescita individuale seria, ma non seriosa.
In questo luogo ognuno porta se stesso per come si conosce e conosce se stesso per com'è.

A chi è indicata questa preparazione per il "viaggio"? Chi come me è nato quando si usavano ancora i pantaloni a zampa e ha superato le 31 primavere da un po' va bene lo stesso? ^_^

Eh, mi spiace, ma per gli over 30, con pantalone a zampa, non c'è speranza... ;-P
A chi è indicato il viaggio?
Beh, a tutti coloro che si sono accorti di ESSERE in viaggio e che decidono di lavorare su se stessi, con noi.
Una delle cose che voglio scrivere sulle promo dei percorsi è: “Astenersi perditempo”.
Credo infatti che il concetto di LAVORO sia sacro.
Non ho la bacchetta magica e non la voglio.
Chiunque percorre un sentiero, sa che bisogna darsi da fare.

Immagino che dietro questo ci sono ore e ore di brainstorming e lavoro…  La cosa è davvero interessante e ti farò delle domande dopo, ma adesso torniamo un attimo a Matteo:
Qual è stato il tuo percorso per arrivare a questo punto?
dimmi 3-5 libri che sono indicativi delle tue tappe ..

Wow!?Domanda difficile.
Posso fare un misto di libri ed esperienze?

Certo!

Perfetto.
Allora inizierei con l'esperienza come gestore di bar.
Era il 2005 e vivevo una vita da “depressione sfogata nell'alcool”.
Erano molte le mattine che mi svegliavo e non sapevo chi fosse la ragazza al mio fianco, nel mio letto, e tutte le sere mi ritrovavo a farmi la stessa domanda: “Che senso ha tutto questo?”.
Da poco avevo incontrato il mio primo maestro, ancora si manteneva nel mistero e, di tanto in tanto, passava a trovarmi, dandomi titoli di un libro da leggere.
La volta successiva, se avevo letto il libro, me ne dava un altro.

Quel giorno, non ricordo quale fosse il libro che avevo nelle mani, ma ricordo bene che lo presi in mano con disperazione e guardai al cielo chiedendo: “Che cosa devo fare?”.
Ero disperato. Sentivo che la vita stava scivolandomi via tra le mani, sentivo che mancava un pezzo centrale nel mio puzzle, ma... non capivo.

Aprii il libro a caso e puntai lo sguardo:
“Gesù disse a Matteo: “Lascia tutto e seguimi”, Matteo lasciò tutto e lo seguì”.
Ancora oggi di tanto in tanto chiudo gli occhi, focalizzo Gesù e ripeto questo mio mantra: “Gesù, la mia luce sei tu”.
Mi aiuta a ricordarmi di me stesso, anche nell'oblio.

A seguire, una delle esperienze più importanti della mia vita è stata proprio la lettura di un libro.
Era Wayne W. Dyer, “Il potere dell'Intenzione”.
Ricordo ancora che lo leggevo prima di andare a dormire e la mattina, dopo essermi connesso con la Sorgente, trovavo in me forze inesauribili.
Un libro assolutamente fondamentale.

A seguire, furono due corsi a cambiarmi la vita.
Emanuele Mocarelli ed Antonino Majorana mi hanno condotto, insieme, nel mondo della Cabala e della Radiestesia.
Anche Igor Sibaldi conosce e stima Emanuele ed Antonino. Come si può fare diversamente?
Individui che viaggiano in tutta Italia per portare il proprio Messaggio, guidati da entità angeliche.

Dalla Cabala è nato il mio interesse per l'esoterismo, ora sfociato nella Filosofia a tutto tondo.
Alla Radiestesia (leggi: pulizia dell'Aura) devo un enorme ringraziamento, poiché mi ha concesso di penetrare blocchi antichi ed antichissimi, legati al mio corpo.
E non solo.

Prossima tappa è il “Tao Te Ching”, il libro della Via e della Vita, del saggio cinese LaoTzu, vissuto millenni fa (VI sec. a.C.).
Fu un sogno a portarmi il libro.

A quel tempo frequentavo una ragazza che viveva esperienze di meditazione con un gruppo ristretto. A capo del gruppo c'era una persona con particolari doti energetiche, che io non ho mai consociuto.
L'ho, però, sognata. Nel sogno mi donava un libro dalla copertina rossa, dicendomi: “Questo libro è per te molto importante”.
Ma, al mio risveglio, non riuscivo a ricordare il titolo. Sapevo solo che la copertina era rossa.
Tenni per me il sogno, come si nasconde un crimine.
Dopo due giorni, la ragazza con la quale vivevo, arrivò con una copia del Tao Te Ching per me: la sua copertina era rossa e, quando lo presi, seppi che era quello il libro sognato.
Allora le spiegai del mio stupore e del sogno.
Ma fui io a restare stupito: la notte prima dell'acquisto, lei aveva sognato questa sua amica, che le aveva dato il libro dicendole: “Almeno tu ricordati. E' veramente importante”.
^_^

Altri libri importanti... vediamo...
Sicuramente “Psicocibernetica” di Maxwell Maltz: “la mente non capisce la differenza tra la realtà ed un'esperienza immaginata con vividezza”.
“Usiamo la testa” di Tony Buzan, “Coincidenze” di Chopra, “L'uomo superiore” Bennett e tutta l'antropologia steineriana.
Ma anche “L'antico segreto del Fiore della Vita” di Melchizedeck (tomo 1 e 2) ed i due volumi di Barbara Brennan.

Il miglioramento personale nel mondo e ancora di più in Italia va per "mode": prima la Pnl, poi  la Legge di attrazione, poi la seduzione, adesso la Huna… se da un lato la cosa è positiva perché ciclicamente vengono proposte ottime cose, dall'altra è pessima perché chi era esperto di una cosa lo diventa magicamente anche di un'altra soltanto per il potere riflesso dell'autorità; LeMat invece mi sembra che ha la sua strada ben delineata e di sicuro poco "commerciale" (leggi "sputtanata") - le tecniche di apprendimento per esempio (mappe mentali in primis) sono "fuori moda", ma le reputo essenziali …. sono felice di sapere di non essere l'ultimo a crederci :-)
Apprezzo molto il fatto che LeMat condivide questa mia idea. Dimmi come fate a rimanere fedeli ai vostri piani...

Ho cominciato con le tecniche di apprendimento. Io stesso le usavo all'università ed i miei compagni di corso si stupivano dei risultati elevati ed immediati.
Poi ho sbirciato intorno ed ho visto il successo della Comunicazione.
E lì ho traballato.
Avevo creato il corso sulla Comunicazione Efficace, come ce ne sono milioni in giro per il mondo e stavo decisamente prendendo la piega dell' “anch'io”, formattandomi alla media.
È stato un periodo di grosse riflessioni.
Avevo confuso denaro e missione e stavo cercando di realizzare corsi per guadagnare.

Ora, seppure mantengo il principio di Enjobby, che cerca di concretizzare il nostro essere in un hobby remunerativo, scelgo la “formazione” come ambito in cui voglio esprimere me stesso, al di là del denaro.

Anche Lara e Michele Broglia, il responsabile del corso VoiceKit, mi hanno aiutato molto a ritrovare la “retta via”. Colgo l'occasione per ringraziarli.

LeMat, ora, propone 5 percorsi e 2 eventi che nessuno ha in Italia e, credo, nel mondo, perché sono la manifestazione degli individui che ne sono responsabili e creatori.

Per rimanere fedeli a questo, è sufficiente rimanere fedeli a se stessi.
;-P

Se dovessi dare a un nuovo lettore che ti conosce adesso, un esercizio UNO

Nessuno.
Dico sul serio, almeno in parte, perché costruisco gli esercizi immaginativi “ad personam”.
Forse una delle cose che posso suggerire di fare, e credo di beccare un argomento che, da quanto ho capito, ti piace, sono le “Mappe dell'Io”.
Tre mappe mentali differenti, che rispondono a tre “temi” differenti.
La prima è:
?    che cosa ho imparato a fare finora? (skills, abilità, conoscenze)
?    in che cosa sono veramente bravo, a tal punto che, quando qualcuno me lo riconosce, me ne stupisco dicendo che per me, fare quella cosa in quel modo, è normale? (talenti)
?    che cosa mi rende felice?

Ultimamente sto anche ventilando l'idea di aggiungere la quarta mappa, rispondente alla domanda:
?    che cosa, veramente, mi fa sentire soddisfatto?

Lascio ad ognuno di scegliere se rispondere o meno alla quarta mappa.
Prima di inserirla ufficialmente credo che dovrò fare la “quarta mappa” almeno un'altra decina di volte, analizzando bene cosa ne viene fuori.
Per chi non conosce le mappe mentali, qui c'è il link al blog, dove potrete trovare le più semplici istruzioni.
^_^

p.s.: una volta che avrete le mappe, appendetele in un posto visibile (fatele il più enormi possibile) e continuate a lavorarci giornalmente, aggiungendo, modificando e togliendo.
Nel giro di un paio di mesi avrete una chiara idea di “tutto quello che c'è di buono in voi”.
In Enjobby, una volta raccolte queste ed altre informazioni, le racchiudiamo in un contenitore che, al contempo, ci consenta di divertici, realizzarci e... campare.

Avevamo lasciato in sospeso il discorso FeliCittà (bel nome btw). Dicci, cos'è la FeliCittà?

Perfetto.
Mi hai fatto 3 domande veramente perfette. Quasi a riprendere lo schema passato, presente, futuro.
La FeliCittà è la nostra Visione.
“Nostra” non solo perché è venuta a trovare me e Lara contemporaneamente, ma anche perché è il nostro modo di cambiare il mondo e, quindi, riguarda tutti.

Immagina una collina verde, con sentieri di acciottolato bianchi e tanti edifici, più o meno grandi, in pietra bianca e legno.
Ogni edificio ha il suo ruolo: sono stati inseriti in un sistema quasi “vivente” (o leonardesco), che possa permettere a tutti i felicittadini di vivere semplicemente “essendo”.

Un progetto che mette insieme il co-housing, dove gli spazi sono individuali, ma gli strumenti ed i servizi sociali, così da ammortizzare spese inutili (“e spezzò il pane e disse...”) ed ottimizzare le risorse.
È una zona di coltivazione biologica e biodinamica, con il primario obiettivo della sussistenza e con il secondario – fintanto che il denaro esisterà – dello scambio equo e solidale.

Nella FeliCittà, inoltre, ogni felicittadino porta il proprio contributo più pieno, manifestando se stesso e realizzandosi in quello che fa, proprio come vuole il nostro percorso “Enjobby – fai quel che sei, perché sei quel che fai”, dove andiamo a comprendere tutti i nostri punti di forza e li trasformiamo in un hobby remunerativo, felice e realizzante.
IntoTheMind, infatti, nasce nella FeliCittà e non ha senso fuori di essa.

Altri amici, che avevano progetti simili e “per caso” (il caso non esiste), me li hanno sottoposti, sono diventati felicittadini, trovando nella FeliCittà l'ambiente perfetto per realizzare un sogno che nello specifico non appartiene a nessuno, ma che in generale è il contenitore perfetto di molti sogni simili.

Ah, un'ultima cosa.
Al centro della FeliCittà ci sarà una costruzione quasi perfettamente sferica.
La metà inferiore sarà scavata nel terreno e, all'interno, si presenterà come un doppio anfiteatro a gradoni.
La parte superiore sarà di vetro e ferro, o comunque materiale conducibili, e terminerà con una specie di antenna.
In questa sala si canterà o pregherà continuamente.
L'energia dell'Amore, motore del cambiamento, verrà così diffusa tutt'intorno.

Eheheh, usi un fine linguaggio ipnotico, adesso non capisco più se parli di una cosa di mattoni o è tutta una metafora… mi sento un po Bastian della Storia infinita…

Come sarà questo Corso? Online oppure dal vivo? o un mischione dei due?

Né l'una e né l' altra.
La FeliCittà è un progetto, è la Visione di LeMat, è il motivo per cui esistiamo.
Sarà fisicamente esistente e conterrà I percorsi che ora proponiamo sotto il nome di LeMat e che, nella FeliCittà, con alcune modifiche rilevanti, saranno IntoTheMind.

Dammi un po' di date anche di massima così ci possiamo fare dei piani

Beh, per la realizzazione della FeliCittà, spero entro fine anno.
Per ora, però, sono ancora nella fase di raccolta delle idee, resto in ascolto.
Per i percorsi, volentieri, anzi, ti allego anche il calendario del 2012, con tutte le possibilità di incontrarci e crescere insieme.

Se un lettore di Cocooa.com scopre Le Mat adesso, che articoli consigli di leggere per comprendere al meglio il LeMat Pensiero?

Sicuramente quelli sui cartoni animati.
Le favole, i miti e le leggende, nascondono sempre delle morali meravigliose.
Se fossimo soltanto un pochino più accorti ci accorgeremmo che le nostre stesse vite sono delle favole, raccontate da noi a noi stessi, e, come tali, hanno moltissimo da insegnarci.

Ecco, comunque, alcuni articoli, ne elenco solo 5:
?    Cars, solo l'Amore ci rende grandi;
?    Rango, identità tra Memoria ed Immaginazione;
?    Gandhi, “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”;
?    inetrvista a Michele Broglia;
?    Leader di Yoga della Risata.

Gli strumenti di analisi ci informano che nel nostro blog sono molto lette le recensioni, gli articoli sulle tecniche di memoria e sulla creatività (per i quali abbiamo anche ricevuto alcune menzioni).
Se poi siete lì che fate un giro, sicuramente vi colpirà la nostra rubrica sulla Felicità, guarda caso...
^_^

Segui Matteo e Le Mat su

https://www.lematpercorsi.com

[wp-review]

Scritto da Manolo Macchetta

Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com

Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,

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8 comments on “Intervista a Le Mat Percorsi”

  1. Ah... Manolo.
    Ogni tanto mi rileggo l'intervista e... non posso fare a meno di notare che, nonostante il lungo lavoro di Lara, sei riuscito a riempirlo di errori grammaticali...
    ;-P

    Dai che scherzo!
    E' solo un modo simpatico per ringraziarti ancora del meraviglioso lavoro svolto insieme, ogni volta arricchente e stimolante.

    p.s.: mi chiedevo anche quando cambierai l'indirizzo del blog, in cima all'articolo...
    ;-P

    Sei proprio il solito, mitico, Manolo MAK.
    Un augurio che tutti i tuoi progetti arrivino in porto, con un carico di felicità.

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