Corpo

Perchè perdonare: Cosa ci impedisce di farlo e perchè ne abbiamo bisogno.

Lo sciocco non perdona e non dimentica.
L'ingenuo perdona e dimentica.
Il saggio perdona, ma non dimentica.

Primo post di Italian.touch: un po' troppo new age a una lettura superficiale, ma se applicato può essere un potentissimo esercizio sul benessere.

Cosa è il perdono?

Non esiste una definizione di perdono, in generale il perdono è la decisione di lasciare andare il risentimento e i pensieri di vendetta. Se ne parla in ogni pratica religiosa/spirituale. In quella cattolica la parola "perdono" è citata ogni volta, ma secondo me viene spesso mal interpretata, oppure rimane una parola vuota.  Tuttavia, io e moltissime altre persone abbiamo sperimentato la potenza del perdono vero.

Il perdono vi libera dal gioco dell'offesa commessa contro di voi. Perdonare NON vuol dire dimenticare: l'atto rimane, ma perdonando ci si focalizza sulle parti positive della vita. Il perdono non nega le responsabilità dell'altra persona, né minimizza o giustifica il fatto. E' un regalo che fate a voi stessi, non all'altra persona.

E' verosimile supporre che nei casi familiari perdono e riconciliazione siano strettamente collegati, seppure con tempi diversi, ma in altri casi l'uno non garantisce necessariamente l'altra, anche perché non sempre è possibile: magari l'altra persona è deceduta, oppure riconciliarsi non sarebbe la scelta più appropriata. Anche se non serbiamo più rancore, certe relazioni possono essere tossiche ed è meglio evitarle.

Perché perdonare ?

Sono stati fatti studi sugli effetti fisici dell'essere compassionevoli e sulle complicazioni generate dal provare risentimento. E' chiaro che essere sempre incazzati e acidi porta a problemi di salute. Lo potete provare sulla vostra pelle. Se pensate a qualcosa che vi apre una ferita morale, non state bene, non siete lucidi e questo può riflettersi sul vostro corpo.

Quali sono i vantaggi fisici del perdonare?

  • Pressione più stabile
  • Riduzione significativa dello stress
  • Meno rabbia
  • Battito cardiaco regolare
  • Abbassa il rischio di abusare di alcool, pillole e droghe!
  • Riduzione di dolori cronici
  • Più amicizie e relazioni più sane
  • Benessere e Spiritualità più forti

Gli ostacoli più grossi al perdono

Posso comprendere che, specie all'inizio, non sia facile perdonare. Ecco tutte le frasi che ci diciamo per auto-sabotarci

"Il perdono è qualcosa che faccio per l'altro"

Sbagliato ! Il perdono è un regalo che fate a voi stessi. Essere pieni di negatività toglie tantissime risorse, che potete utilizzare per cose migliori...

"L'altra persona deve fare qualcosa prima che io possa perdonarlo"

Se state aspettando che un'altra persona si accorga di avervi fatto del male, state mettendo il potere del perdono nelle sue mani. Riprendete il controllo, decidete di non rimuginare sul passato e fate la scelta di perdonare.

"Se perdono vuol dire che quello che ha fatto l'altro andava bene"

Perdonare non manda questo messaggio! Anzi: dice che vogliamo tagliare col passato e con tutte le sensazioni pesanti ad esso collegate. Quando ci alleggeriamo del nostro carico emozionale, ci rifiutiamo di accettare che il passato continui a tornare  (nota di Cocooa.com : non facile da capire adesso, ma avrà un senso quando farete l'esercizio :-).

"Devo avere sensazioni positive per la persona che sto perdonando"

Anche se è vero che perdonare può modificare il dolore in compassione, non è necessario sostituire le sensazioni negative con altre positive. L'importante e la volontà di rilasciare le energie negative.

"Se la perdono posso essere ferito ancora"

Rilasciando il passato non dimenticate la lezione che vi avete imparato. Fate tesoro dell'esperienza, ma togliete il dolore associato alla stessa.

"L'ho già perdonato, ma sono ancora furente con lui"

Il perdono è un processo, può darsi che serva rilasciare più di una volta, qualora le sensazioni negative dovessero riapparire.

"Ho bisogno di capire per poter perdonare"

Spesso capire una cosa non porta alla soluzione. Forse non capirete mai il perché di un'azione e potrebbe darsi che non lo capisca nemmeno l'altra persona. Evitate questa trappola e perdonate anche senza capire il perché dell'azione.

Come so se è l'ora di perdonare?

Gli esercizi che vi metto alla fine andrebbero fatti comunque per i benefici che portano, ma posso capire che spesso si agisce solo se si ha un'emergenza. Per emergenza intendo:

  • Amici che vi evitano perché siete sempre incazzosi
  • Sentirsi dire dai familiari che siete sempre troppo permalosi e scattare per un nonnulla
  • Non siete mai compresi
  • Spingersi a bere per dimenticare
  • Essere consumati dal desiderio di vendetta e punizione
  • Pensare che le persone siano tutte li per fregarvi
  • Avere grossi impedimenti alla vostra attività religiosa/spirituale (qualsiasi essa sia)

Come perdonare?

Siete arrivati fino a qui, e vi meritate 2+1 modi pratici che ho usato con grande successo:

Il perdono può essere una sfida molto ardua, specie con qualcuno che non ammette l'errore o non parla...  ma ricordate che i benefici del perdono sono per voi! Spesso può bastare parlarne con una persona che ritenete saggia e compassionevole, altre volte può esser necessario pensare alle volte che avete offeso voi e siete stati perdonati. Detto questo ecco 2+1 modi che portano i benefici sopra descritti:

Hoponopono

L'Hoponopono ( Ho'oponopono ) deriva dalla filosofia Huna, che trovo interessantissima come metafora di molti sistemi religiosi e si usa benissimo in qualsiasi tunnel di realtà voi viviate :-)

In due parole (ci sono diversi prodotti che ne parlano): Rilassatevi e chiamate l'immagine della persona davanti a voi, avvicinatevi, ponetegli un segno di pace (tipo porgere la mano o abbracciarla) e perdonatela, chiedendo il perdono, e poi salutatela. Ripetete la procedura quante volte volete (finché ne sentite il bisogno) con tutti quelli che pensate di aver bisogno di perdonare.
Se non meditate, ma pregate, è la stessa cosa: pensate alla persona quando vi sentite in contatto con Dio.
Personalmente uso il rilassamento coi colori e faccio la mia pratica sull'arancione.  Le prime volte ci si mette tanto tempo, quindi vi consiglio almeno una sessione di meditazione apposta. Col passare del tempo, diventerà una bella abitudine. Quando siete soddisfatti e avete le emozioni calme potete continuare col giallo con rinnovata energia... Se non sapete di cosa sto blaterando, non vi preoccupate :-)

L'Hoponopono esiste in molte versioni più o meno complicate ( la mia era la versione più semplice in assoluto) :  recentemente è uscito un audio in Inglese sullo "Zero Limit" che porta il discorso perdono davvero lontano.

Posso capire che, se le sensazioni verso quella persona sono molto forti, fare l'esercizio sopra non è per niente facile. E' molto più semplice usare il metodo del rilascio.

Rilascio (sedona method / Pie )

Il Sedona method e la Pie sono due sistemi che hanno lo scopo di "rilasciare". Il Sedona è un processo più mentale/linguistico, mentre la Pie unisce anche tecniche mutuate dalla medicina energetica. Vi descrivo il processo: rilassatevi, prendete la sensazione/cosa che vi da fastidio, visualizzatela in un punto del vostro corpo, prendete coscienza del fatto che ci sia, fate un respiro e allontanatela dal vostro corpo, facendola scomparire come una nuvola. A seconda del vostro tunnel di realtà, potete farla uscire dal chackra del cuore, spostarla con le mani fisiche, immaginare un enorme ventilatore che la soffia via. Tutti i metodi vanno bene. Potete leggere cosa è e come funziona il Sedona Method QUI.

EFT

Se proprio il solo pensare alla persona vi crea un fastidio, vi consiglio di usare l'EFT per diminuire l'impatto emotivo e poi procedere con le tecniche sopra indicate. Ci sono moltissime risorse in italiano, e vi consiglio di cercarle su Youtube. Fate attenzione perché l'EFT è uno strumento facile da imparare e ciò ha creato decine di auto-appuntati "esperti" che non sanno cosa dicono o che lo dicono male :-)

Esistono molti altri metodi che altre persone hanno usato con successo (PNL, psicologia... ), personalmente ho apprezzato i quelli sopra descritti. Se avete domande scrivete pure nei commenti!

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Scritto da Manolo Macchetta

Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com

Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,

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12 comments on “Perchè perdonare: Cosa ci impedisce di farlo e perchè ne abbiamo bisogno.”

  1. Un altro modo per il perdono è semplicemente il ricordo di sè, cioè essere presente ai pensieri o alle emozioni rispetto ad un argomento o in generale
    così bruci il pensiero e l'emozione e ti senti più presente ma è un processso lungo, si può accellerare con lo sforzo o con la disciplina. Ma io sono caduto nella trappola dei risultati

  2. Un'altra cosa che ha aiutato me nel perdono è comprendere cosa stesse passando l'altra persona in quel momento. Capire perché si è comportata così e anche capire che in fondo non voleva farmi del male ma non voleva farlo nemmeno a se stessa.

    Ovvio che non sempre è possibile entrare nella testa delle persone e capire cosa li possa aver spinto a comportarsi in un modo più che un altro.
    Bisogna saper accettare senza giudicare, a volte siamo anche noi che permettiamo agli altri di farci del male.

    Comunque il discorso si complica quando devi perdonare te stesso. Li si che è dura, mentre magari nel processo di perdono per qualcun altro ti allontani da quella persona per elaborare il perdono o mantieni un certi di stacco, con te stesso non lo puoi proprio fare :D

  3. faccio hopanopono da due anni e sono ancora stressato... ultimamente dallo stress mi cadono un po' di capelli... forse lo faccio male, ma c'è un modo di dire male quattro parole?

    1. Ciao Stefano...
      forse è un po' troppo semplice volere che il semplice ripetere l'hoponopono possa risolvere tutto senza guardare l'insieme
      tra l'altro dal tuo commento non sono sicuro che l'Hoponopono che fai tu sia quello originario (o almeno la forma più vecchia conosciuta che riteniamo "oriniaria") - stai facendo lo Zero Limit di Vitale ? Quella non è la miglior tecnica di rilascio secondo me...
      detto questo in ogni modo credo che possa anche essere questione di intenzione... molto più importante per l'huna rispetto al contenuto stesso.
      prova con il sedona (rilascio) oppure con il Silva / Mente Alfa / meditazione

  4. Io penso due cose: se continuo a provare emozioni negative verso quella persona, vuol dire che non l'ho perdonata davvero. A parole è un conto, ma avere il cuore realmente libero dal rancore e da ogni altra emozione negativa un'altra. In più credo che il perdono sia un processo nel senso che è l'ultimo passaggio, o quasi. Se non siamo capaci di essere felici a prescindere da cosa fanno gli altri, se non siamo capaci di scegliere le nostre emozioni positive, se facciamo dipendere, anche solo in parte, la nostra vita e la nostra felicità da quello che accade attorno a noi, difficilmente possiamo perdonare davvero. Diciamo che il perdono va preparato, forse, imparando a vivere con amore, libertà e gioia.

  5. sono certo che il perdono faccia bene a noi in primis e poi semmai anche a chi lo riceve .. ma per restare sul quanto faccia bene a noi io credo che il perdono sia la fine della pretesa che l altro capisca dove ha sbagliato.. è un po come dire .. ok ho capito .. non c'è nulla da fare .. è fatto così .. non ci posso fare nulla .. e visto che, mentre si arriva a pensare questo, siano passati mesi se non anni .. alla fine .. abbiamo elaborato anche il lutto per la perdita di quella persona .. abbiamo imparato a convivere con la sua assenza sia fisica che mentale .. e il distacco che si è creato ci riporta entrambi agli inizi della relazione .. si torna ad essere conoscenti .. .. nulla è mai più come prima ... come accade a molte coppie separate in guerra che negli anni si perdonano .. proprio perchè a loro è accaduto questo processo di distacco.. poi possiamo anche provare questi metodi ausiliari .. .. il perdono per la maggior parte di noi arriva e ci guarisce .. per altri non arriva mai come non arrivano anche tante altre cose .. vivono una chiusura .. chi perdona invece mette un punto e di nuovo si ricomincia . ..
    Io ho capito una cosa però.. che ci sono persone che nella vita bisogna lasciare andare .. forse un litigio non arriva a caso .. forse arriva per insegnarci a lasciare andare .. forse arriva per restare soli a riflettere .. forse arriva perche c'è qualcun altro che ci aspetta ..

  6. Quando si subiscono dei torti dalle medesime persone, più e più volte... alla fine perdonare assume un'accezione diversa, per come la vedo io.
    Si perdona. E poi si viene di nuovo feriti e delusi. E si perdona di nuovo.
    Sapete cosa resta alla fine? L'indifferenza totale.
    Quelli che erano i tuoi cari diventano alla stregua di perfetti sconosciuti. Sono morti per te. Il legame con loro non esiste più.
    Non t'importa niente di loro.
    Quando si raggiunge questo punto, il perdono è, come dire... superfluo? Diventa qualcosa che non ti riguarda.
    State attenti, perché perseverare è diabolico. Ed essere come morti non è bello. Chiedete scusa se riconoscete di aver sbagliato. Non è mai un'azione inutile.

    1. Ciao Selene,
      perdonare non equivale a dimenticare, si perdona per fare del bene a se stessi.
      Non ho ne contesto ne mezzi per commentare meglio la tua situazione, Il mio commento sopra è al tuo "perseverare è diabolico", su cui concordo, se ci teniamo a mente quello che ho scritto: solo perchè hai perdonato, e ti senti più leggera non vuol dire che hai dimenticato ne tantomeno che sei disposta ad accettare altre cose che ti feriscono.

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