Esistono un gran numero di modalità per tenere un diario di bordo personale. Lo chiamo "diario di bordo" non semplicemente "diario" perchè voglio tenere separate le due cose:
Intendo quindi uno strumento che ci aiuti nel tenere traccia delle cose fatte e dei miglioramenti continui, e non una copia della Smemoranda per adulti con l'hobby della calligrafia e del disegno.
Come scoprirai tra un po' il Boubou Journal fa anche da to-do list e collettore.
Ma andiamo con ordine.
Contenuti
Molto spesso si confonde lo strumento con il contenuto, e se si utilizza uno strumento poco flessibile si finisce per piegare i propri bisogni alle limitazioni dello strumento.
Per fare un esempio il Bullet Journal (a cui sono molto affezionato) molto spesso diventa un bellissimo libro d'arte, con disegni e stile tipografici notevoli, ma siffatto diario perde il motivo per cui lo avevo scelto. Fare un diaro con l'intenzione di migliorare e poi usarlo come Sistema per allontanare ogni tipo di miglioramento che non sia la grafia a mano non è quello che cerco.
Due sistemi principali:
Il primo fa della complessita il suo punto di forza, mentre il secondo ha semplicità e velocità di implementazione.
Tra questi mi viene in
OK ho in mente i miei bisogni, ho una serie di strumenti che si possono integrare (il sistema di tagging dal cornell method, il Bujo come base, varie tipologie di "diari"...) come possono interagire?
Anche se ci si mette poco a scrivere i numeri da 1 a 50 per numerare le pagine del diario, nel BoboJu numero solo una pagina ogni due (in alto a destra). Quando trovo nell'indice la posizione di un contenuto dovrò guardare due pagine invece che una ma il processo è comunque istantaneo, quindi non appesantisce il lavoro (o forse si, lo dirà la scienza). Ha il vantaggio aggiuntivo di aver anche la metà di pagine da mettere nell'indice, rendendo più pulite le pagine e più veloce il recupero delle informazioni.
Anche se non sono davvero molti, sono comunque troppi:
In questo video vi parlo come crea un nuovo boubou Journal, travasando parte dei dati dal precendete, ma va benissimo anche se avete un bullet journal puro, oppure se volete iniziare direttamente col bobojo.
In africa c'è un uccello chiamato Boubou (Laniarius ferrugineus) A504-505. Questo tipo di uccello canta in coppia con una qualità tale che questi duetti sembrano arrivare da una voce solo.
Il fatto che due voci si uniscono in una mi ricorda come metafora, quella dei due emisferi del cervello o in generale degli opposti che si completano.
Il nome BouBou ricorda anche Bujo (bulle journal) che è stata una delle fonti di ispirazione.
Il fatto che l'uccello sia bianco e nero, ricorda anche l'uso della matita e dei fogli, senza colore :-)
Foto di Maria da Pexels
Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com
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