Phil Stutz e Barry Michels - Il Metodo / The Tools .
Quando ho visto in libreria questo libro mi ha attratto subito la copertina, minimale ma un po "grunge" decisamente di gusto moderno - in mezzo al mare di copertine meno che mediocri in libreria questo è già un plus.
Noto che il titolo originale è The Tools, ovvero gli Attrezzi e non il metodo. Curiosa traduzione, molto più granitica ma non letterale (questo è un minus :-)
I due tizi sono due psicoterapeuti conosciuti e rispettati nel loro campo e probabilmente il loro metodo è un po meno iconoclasta, ma più "scientifico" della PNL.
In america Ha avuto un grosso successo e seguito anche da quella parte di lettori di solito scettici sull'auto aiuto.
Phil Stutz ha inventato i Tools dopo un numero di fallimenti con i propri clienti... ha dato una resettata al suo sistema di conoscenze e ha creato il Metodo per risolvere i problemi giornalieri dei suoi pazienti. Con sorpresa i risultati perduravano e i clienti erano molto soddisfatti. Micheals aveva lo stesso problema con i propri clienti e conosiuto Stutz a un seminario ne è diventato il primo allievo
Il loro approccio combina vari elementi di psicologia Jungiana e nel libro ci sono vari esercizi per modificare le proprie vite.
Dall'introduzione
Prima di dirvi la mia informazioni su questo libro: Phil Stutz e Barry Michels sono due psicoterapeuti, che hanno sviluppato delle metodologie per il cambiamento rapido. Nella presentazione dicono "La terapia convenzionale tende a essere passiva e focalizzarsi su eventi passati: scava nella storia, l'infanzia e le riporta alla luce interpretandole. Per quanto abbia il massimo rispetto per il passato, i miei clienti hanno bisogno di sollievo nel presente e non si è abbastanza potenti a operare in quella maniera
Per controllare le tue azioni hai bisogno di altro: una procedura specifica, che puoi usare sistematicamte per un problema specifico. un attrezzo.
L'obiezione ovvia che viene fuori è: ma quello che state facendo non è superficiale? Di sicuro questi attrezzi aiutano un paziente, ma non avete preso in carico le ragione che stanno sotto al problema stesso. Se non lo fate i clienti sono obbiglati a tornare ai loro modi auto distruttivi prima o poi.
Ecco due risposte per questa obiezione. La prima riguarda il modo in cui la gente cambia. Avere una visione chiara delle "ragioni" non è la causa del cambiamento - ma il risultato. Gruppi come gli Alcolisti Anonimi lo sanno da sempre... non vai a un gruppo per discuterne facendoti una birra. Smetti di bere un giorno alla volta, e solo dopo riesci a vedere alle radici del tuo problema.
Il secondo ci porta a un altro livello - cosa è un attrezzo: In psicologia c'è l'idea che tutto ciò che è attivo e richiede la tua volontà sia superficiale. Come se le cose profonde accadano solo nela testa... E' vero semmai il contrario: le esperienze umane più profonde si hanno interagendo con il mondo fuori. Questo significa che hai bisogno di uscire dalla tua testa e "fare le cose" - e Il metodo - rende questo possibile-"
Se questa risposta vi sembra quello che dicevano Bandler e Grinder 40 anni fa sulla PNL / programmazione neuro linguistica, non siete gli unici.... E se mi sembra che la seconda risposta (uscire dalla propria testa e vivere il momento) è una delle cose più ripetute dal miglioramento personale degli ultimi 10-15 anni (dopo la leggi di attrazione, che però non è miglioramento personale secondo me ;-) ?
Contenuti
Libro particolare questo il Metodo ( the Tools in inglese) - ho iniziato a leggerlo ormai 3 mesi fa, credendo fosse un altro libro di miglioramento prettamente teorico, dato che era scritto da due psicoterapeuti (i miei soliti preconcetti .:)... e invece... Gran bel libro, carico di spunti, con esercizi davvero potenti e un'ottima la struttura a supportare il tutto.
fin dall'inizio il libro Il Metodo di Phil Stutz e Barry Michels dichiara le proprie intenzioni fin dalle primisse pagine.
Barry Micheals, uno dei due co-autori è un psicoterapeuta fresco di studi e si trova davanti a un muro durante la sua pratica: una sua clienta sa già perchè ha i suoi problemi, ha le sue belle etichette ed è andata abbastanza in profondità nel problema... senza però risolvere il problema. Stanco "di quei mezzucci" (cit) Barry scopre di non essere l'unico a pensarla cosi e l'incontro con Phil Stutz è fondamentale per sviluppare gli "Strumenti".
L'incipit è molto simili a quello della nascita della PNL e a ben guardare queste potrebbero tranquillamente divetarne dei pattern ( e infatti su CorsoPNLOnline verranno aggiunti)
5 Strumenti per risolvere 4 +1 tipologie sfidanti specifiche. Il mio "praticante interiore" non mi ha permesso di scrivere le opinioni finche non ne avessi provata almeno una a dovere (leggere è una cosa, testare le tecniche un'altra).
un modo di superare la paura di situazioni difficili (vere o presunte)
Come calmare la rabbia, chiudere il ciclo delle ingiustizie e infine affrontare le persone che ti creano difficoltà
Come superare alcune insicurezze
Supera i pensieri negativi che ti trattengono e ottenere il senso di controllo.
Come utilizzare i 4 metodi sopra esposti: fortificare la forza di volontà
Il nome dei singoli strumenti non dice molto, ma questi fanno riferimento a situazioni specifiche, sono descritti molto bene, prima dal punto di vista "celebrale" poi dal punto di vista "spirituale" poi nell'applicazione (con un esempio pratico). chiude il capitolo con domande e risposte frequenti. Come dicevo sopra struttura perfetta per un libro.
La cosa molto interesante è che un libro che nasce come "scientifico" e con strumenti reali ma da meta prende una piega "spirituale": parla del potere superiore che è la fonte di tutte le soluzioni in un modo o nell'altro. Proprio questo approccio duale pratico e spirituale mi ha particolarmente intrigato ( come aveva fatto David Deida ai tempi).
Unico appunto è che non so se tutti gli strumenti sono "ecologici" per la mente/energie. Phil Stutz e Barry Michels nelle FAQ di fine capitolo danno sempre risposte che fanno propendere per il si, ma comunque il dubbio un po mi rimane.
Questi Tools sono dei stupendi metodi solo processo, senza contenuti. Questo vuol dire che potrebbero entrare nel corpus PNL senza problemi con un po' di lavoro di modelling. Perchè non è stato fatto da nessuno?
Update 2020: nel nostro CorsoPNLOnline.com stiamo cercando di incorporarli usando la grammatica NLP
Ho letto Il Metodo, l ho razionalizzato, ho lasciato andare e infino praticato il primo strumento abbastanza per dire che funziona. Tra un po farò un update del post per dire fino a che punto...Ne Phil Stutz ne Barry Michels promettono la pillola magica... Solo l'applicazione costante e continuata porta a risultati. Come al solito non esiste un case study esteso abbastanza e se da una parte sappiamo dei successi non si sa degli insuccessi (ma questa è una pratica comune quindi vabbe :-)
Il Metodo (The Tools) di Phil Stutz e Barry Michels è un libro che mi trasformerà e quindi merita un 5 come pochi altri oppure è semplicemente un ottimo libro (4 stelle?) Non sono ancora al punto di poterlo dire. Nel libro stesso dicono che il miglioramento è un processo continuo. Se ci dedichi le giuste energie vieni ricompensato. La parte "spirituale" del libro è convincente abbastanza e si innestra anche in altri sistemi di miglioramento.
Tutto sommato il libro si legge bene, è convincente e sembra funzionare. Partiamo con 4 stelle potenzialmente 5 (tra qualche anno aggiornerò il post)
Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com
Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,
A me non ha convinto per niente. Uno dei due autori è ateo (o per lo meno dice che lo è la sua famiglia), c'è scritto di leggere il libro con scetticismo e poi si mettono a parlare di forze invisibili dell'universo alle quali dobbiamo affidarci? Bah.
Ciao Roberto, uno dei due autori dice di venire da famiglia atea, ma che in seguito alle esperienze "sente" che c'è qualcosa di superiore... da parte mia non lo vedo come problema. Non ho capito cosa non ti ha convinto pero...
Quello che mi piace sono le tecniche che spero a breve di testare su una cosa davvero hardcore (come faccio di solito...) vi faccio sapere...
Non mi ha convinto l'interminabile introduzione, dove non si fa altro che ripetere fino alla nausea quattro concetti.
Non mi hanno convinto tutti quei discorsi che in altri commenti al libro vengono definiti new age, come quello delle forze superiori alle quali bisogna affidarci. Insomma da uno psichiatra e uno psicologo mi aspettavo qualcosina di più.
Ho dato poi un'occhiata ad Amazon.com e sembra che più di una persona la pensi come me. Poi ho confrontato, sempre sulla versione americana di amazon, la votazione media di questo libro con quella di altri titoli (per esempio Using your brain for a change, unlimited power, think and grow rich, your erroneus zones) e beh, sembra proprio non esserci paragone.
Magari esagero, non so, però sono un po' deluso dal primo libro di auto-aiuto che volevo portare a termine...
OK, ho capito molto meglio adesso.... grazie
per i libri che hai citato: "Using your brain for a change" è un capolavoro (nella mia recensione gli ho dato 5 stelle) ,Unlimited power, parla tanto e conclude poco, Think and grow rich, e' molto "empowering" ma lunghetto,
Your erroneus zones - mi manca.
Direi che tra tutti quello di bandler è il migliore sotto tanti punti di vista.
per quanto riguarda questo: i 4 attrezzi che spiega prima di entrare nella new age sono comuqnue pratici e (almeno il primo) funzionano...
non sono sicuro che consiglierei questo come PRIMO libro...
tu a cosa sei interessato?
Ciao Manolo,
sono interessato a qualcosa sul miglioramento personale, per uscire da una fase di stallo e calo dell'autostima.
Adesso sto iniziando a leggere Usare il cervello per cambiare... tu hai altri suggerimenti?
Grazie!
Ciao Roberto, mi intrometto nella tua conversazione con Manolo. Premetto di essere un nuovo utente del blog.
A livello personale ho riscontrato che un ottimo modo per uscire fuori dalle crisi, è utilizzare la nostra intelligenza e attenzione per chiederci se è tutto vero ciò che ci stiamo raccontando. E' un lavoro di autoconsapevolezza. Non credo che esista una pillola che ci possa portare al cambiamento. E' necessario praticare ciò che vogliamo diventare, e per questo sono necessari degli strumenti che devono adattarsi al nostro modo di vedere il mondo. Per approfondire questi aspetti puoi leggere Anthony De Mello o Salvatore Brizzi.
Grazie mille Federico,
Anche se il commento a questo articolo è un po OT, concordo con quello che dici: il mio articolo su cosa sono i tunnel di realtà e quelli sulla "cripto Archeologia" hanno lo scopo di muovere la mia consapevolezza. E mi fa piacere condividere.
Conosco i due autori che consigli solo per fama, ma non ho letto nulla ... prima o poi lo farò.
Ciao e buona arrivato allora !
Ho letto il libro e mi è piaciuto parecchio (8/10).
Non ho capito bene come far funzionare l'Ombra e in quale modo un ricettacolo di valori negativi e rifiutabili, possa aiutare nel comunicare. Capisco l'idea di abbracciare la propria zona d'ombra, di non fuggirle, ma qui nel libro si va oltre. Inoltre non vedo nulla quando cerco di visualizzare il suo aspetto, nè sento qualcosa di particolare, se non quando improvvisamente si manifesta!
eheheh molto bene ! fammi sapere dei progressi... sono sicuro che se tieni l'attenzione sulla cosa ti accorgi. Da parte mia dopo aver iniziato ho un po' abbandonato.. peccato perchè mi piacevano questi Tools...
INTRIGANTE - In attesa di un personale primo esperimento