Apprendimento

Iperapprendimento (Overlearning)

Photo by Andrea Piacquadio from Pexels

Leggenda vuole che Michael Jordan praticasse i fondamentali del basket fino a 3 ore al giorno tutti i giorni, anche quando era al top. Quando gli hanno chiesto il perchè la sua risposta:

Non può saltare le basi se vuoi essere il migliore. Certi cercano la gratificazione istantanea così magari saltano dei passaggi. E' come se fossero così focalizzati a comporre un'opera senza che abbiano prima imparato bene gli accordi. Non puoi fare uno senza l'altro. il momento se ti allontani dai fondamentali - siano essi la tecnica, l'etica del lavoro, o anche la preparazione mentale, si inizia la discesa.

Dean Smith mi ha insegnato il gioco. Mi ha insegnato l'importanza dei fondamentali e di come applicarli alle mie abilità individuali. In questo modo ho delle forti fondamente da cui partire.

Devi monitorare costantemente le basi perchè l'unica cosa che cambia sarà l'attenzione che gli darai. I fondamentali non cambiano mai. Impara i fondamentali e il livello di tutto il resto migliorerà.

Curva dell'oblio / Curva dell'apprendimento

Vi risparmio formule matematiche comprendenti logaritmi, ma Herman Ebbinghaus ha concluso che il tasso di ricordo è dipendente da fattori quali lo stress e la quantità di sonno, ma generalmente è qualcosa di simile a questo:

Immagine presa da Quartz (c)

Questo vuol dire che quello che ricordiamo al momento dello studio viene dimenticato al
70% dopo un giorno, del 75% dopo un mese e cosi vià fino allo zero o quasi.

Ha anche scoperto che se ripetiamo lo studio con una certa frequenza la curva cambia nel tempo. Con delle ripetizioni in momenti strategici (cosidette "spaced repetition") la durata dell'apprendimento cambia moltissimo:

preso da MicroLearning Blog (c) - edapp.com

La curva spiega il perchè un argomento dovrebbe essere ripreso più e più volte per essere ricordato bene.

La migliore frequenza per le spaced Repetition

Gli studi ci dicono che la frequenza migliore:

  1. Prima repetizione: appena finito la lettura
  2. Seconda ripetizione: 20 minuti dopo la prima ripetizione
  3. Terza ripetizione: un giorno dopo la seconda
  4. Quarta ripetizione: 2-3 settimane dopo la terza
  5. Quinta ripetizione: 2-3 mesi dopo la quarta
  6. Ulteriori ripetizioni: a distanza di sei mesi una dall'altra all'infinito

Cosa è l'iperapprendimento?

Iperapprendimento o, in inglese overlearning (lett= sovra-apprendimento) è la pratica continua di un materiale o di una abilità anche dopo che questa abilità è stata già imparata a dovere.
Sia che tu studi le tabelline, una lingua straniera o dei passi di ballo a un certo punto avrai imparato a usare bene il materiale. Con l'iperapprendimento continui a studiare il materiale che già sai utilizzare con l'obiettivo di farlo diventare automatico.
A scanso di equivoci, l'iper apprendimento NON è quella cosa che abbiamo fatto a scuola quando il giorno prima ci ammazzavamo sui libri per passare (o prendere un voto un po' migliore).
In quel caso il tasso di ritenzione dei contenuti scende velocemente col passare dei giorni come da prassi (vedi curva dell'oblio più sotto).
La parte importante dell'iperapprendimento è la pratica continua. Herman Ebbinghaus già a fine 800 aveva sottolineato questa cosa.
L'iper apprendimento è un concetto chiave che permette a qualunque praticante da diventare un grande della propria arte.

L'iperapprendimento è efficiente?

Dopo alcuni studi è stata scoperta l'ennesima fonte dell'acqua calda. L'iperapprendimento non è un pratica efficiente dal punto di vista del tempo investito.

Quello che però hanno dimenticato di dire e che io vorrei sottolineare è che l'iperapprendimento NON è per persone normali, ma per persone che voglioni risultati sopra la norma. molto sopra la norma.

Atleti di alto livello, Ricercatori, Persone che voglioni parlare la lingua fluentemente e non la persona normale che fa zumba due volte a settimana, legge 2 libri all'anno, e parla la lingua straniera come Totò.

Esiste un altro punto di vista: efficacia dal punto di vista energetico

Alaa Ahmed, Università del Colorado a Boulder ha misurato l'ammontare delle energie spese (usando come indicatori consumo di ossegeno e ossido di carbonio espirato). Per chi ha continuato a praticare anche dopo aver raggiunto la perfezione, oltre al punto in cui si nota un qualsiasi miglioramento di performance.

L'iperapprendimento fa diventare automatiche alcune risposte all'ambiente, riducendo lo sforzo di circa il 20%.

il 20% è un risultato enorme e permette a questi atleti di raggiungere risultati fuori dall'ordinario.

Da un punto di vista prettamente biologico ha un senso: quando si pratica un nuovo compito si accende un nuovo percorso neuronale, collegato a una serie di muscoli. Più si pratica più questo percorso si rafforza e si ottimizza e il corpo impara a eliminare tutti i movimenti che non sono utili per questo compito.

Lo studio di Ahmed è focalizzato sulla "memoria musicolare", ma sembra che lo stesso valga anche per la velocità di pensiero.

Esempi pratici

  • Un giocatore di basket dopo la pratica di tiri liberi non è contento dei suoi risultati quasi perfetti: pratica ancora ore e ore lo stesso tiro, anche se non ci sono miglioramenti nei risultati. Quando sarà in una partita con la pressione della folla, potrà tirare in maniera automatica senza nessun tipo di stress.
  • Uno studente conosce tutte la grammatica e i vocaboli di una lingua: riesce a tradurre agevolmente i pezzi che l'insegnante gli da di compito. Continua però a ripetere le stesse frasi, studiare le forme verbali. Quando si trova a tu per tu con un nativo di quella lingua non deve pensare per parlare, ma le frasi escono da sole.
  • Una violinista non si ferma il giorno dopo che ha imparato la musica. La ripete tutti i giorni. E ogni volta richiede meno energie. Potrà così espriemere al meglio le proprie emozioni, sbalordendo il pubblico.
  • Uno studente di matematica è in grado di risolvere delle equazioni tramite gli appositi calcoli, e quindi passare l'esame. I suoi compagni di corso posano la matita. Lui continua a praticare: dopo qualche tempo sviluppa un intuito per risolvere problemi molto più complessi.
  • Un pugile ha imparato tutti i colpi e le combinazioni anni fa, ma continua a praticare i fondamentali. Questo gli permetterà, durante un incontro, di investire le energie risparmiate per uscire da situazioni pericolose e alla fine avere la meglio sull'avversario.

Cosa ci portiamo a casa da questi studi ?

  1. Abbiamo imparato gli spaced repetition: l'unità di misura dei 20 minuti si incastra bene con la routine del pomodoro. Scopri cosa è e come funziona la Pomodoro Technique qui.
  2. Tecniche che richiedono l'uso del corpo o della mente funzionano in maniera similare per quanto riguarda apprendimento, retenzione, e creazione di automatismi.
  3. Se volete essere dei campioni è necessario "iper-apprendere": sempre i fondamentali: questo permette di avere il 20% di risorse nel fare qualsiasi altra cosa.
  4. Se ti accontenti di essere un ottimo praticante l'iper apprendimento non serve: segui la curva di apprendimento per le ripetizioni e sarai comunque un ottimo atleta / studente.

Link e Risorse

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Scritto da Manolo Macchetta

Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com

Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,

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