Di cosa parla:Nella Bruxelles conquistata dai Nazisti, i Bottner vogliono sopravvivere
Insegna: Ci ricorda di quanto fortunati siamo
Cosa ne penso:Leggo Storie sulla shoah periodicamente un po' come monito di quanto velocemente la società può imbruttirsi senza motivo e un po' per memento di quanto fortunati siamo.
E' la prima volta che leggo una storia di persone che durante la guerra non sono stati catturate e che tra mille complicazioni sono sopravvissute. E' anche la prima storia ambientata in Belgio.
Incredibilmente il racconto mi colpisce su due livelli: da una parte a livello macro il dramma dei rastrellamenti e delle deportazioni... dall'altra i traumi subiti dai bambini (la storia di Irene mi ha davvero rattristito).
Interessanti anche i commenti dell'autrice a chiusura della biografia della famiglia Bottner
Il libro non è scritto bene come quelli di Primo Levi, Fenoglio, ma forse anche per questo è un quadro interessante perchè non è troppo filtrato dal bisogno di scrivere una bella opera di narrativa: si legge molto bene.
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