Sono stato contattato da un'importante (e seria) società di miglioramento personale (La performance strategies) che mi ha proposto un'idea molto interessante: Fare il live blog di un seminario che terranno (InsideOut)
Se siete tifosi di qualche sport sapete che è prassi che alcuni blogger si guardino l'evento dal vivo e riportino risultati ed emozioni live. Gli articoli non saranno per loro natura scritti benissimo dal punto di vista della struttura ma hanno il grandissimo vantaggio di essere veri, non filtrati... quasi come se parlaste della partita con un vostro amico.
Ho trovato l'idea geniale. Se partecipate a un seminario il mio consiglio è di prendere un po di note e di seguire il flusso senza concettualizzare troppo. Il problema è che a giochi fatti possono essersi persi dei passaggi.
Ma rileggendo una telecronaca in diretta (o rivedendo un video di un corso già fatto) spesso si riattivano quelle emozioni, in PNL la chiamerebbero "àncora"... + 1 !
Il secondo fattore che mi ha convinto a partecipare è il tema: Lezioni su Essere Felici
terzo fattore: I Relatori di "Accendi la tua Felicità"
Stavo leggendomi il programma del I.O. Inside Out di questo weekend (16-17 Luglio) e guardando il programma di Nardone (che tra i due è quello che conosco solo di fama, non avendo letto nulla di suo) ho visto che parla di cose davvero interessanti. Ero indeciso se prendermi un paio di libri, ma alla fine ho deciso di immergermi nel corso senza preconcetti, con la mente pronta ad assorbire quello che arriva.
Ovviamente come mi capita spesso coi libri, prima ancora di iniziare a leggerlo, mi faccio una mappa mentale (oppure faccio una pensata) su quello che so sull'argomento.
L’AUTOINGANNO STRATEGICO
Mmmhhh... il titolo non mi dice molto.....
Principali argomenti della relazione:
I contenuti invece sì... e sono decisamente sugosi: Saper riconoscere gli autoinganni, contraddizioni nel rapporto di se stessi come parte "distruttiva*" e "cavalcare la tigre & via dell'essere" per ricostruire e portare in una nuova direzione sono la parte costruttiva. Smonta e ricostruisci.
Quello che so della prima parte è che gli autoinganni sono una strategia potentissima che noi stessi utilizziamo, consciamente o meno per non uscire dalla zona di confort (alcuni autori dicono "intrappolati nella matrix") - il rendersene conto è già un enorme passo avanti, ma spesso non basta. Spesso infatti si trovano "scuse" per questo o quel motivo.
Ricordo bene un autore (il croato Renko Megami) che chiama questi atteggiamenti da "Excuser". Renko è conosciuto nella comunità del miglioramento personale per quanto riguarda le prime interazioni con l'altro sesso (quello che MVA di amoreseduzione.it chiamarebbe PUA, ma che come nome non mi sconquiffera...).
Ai tempi mi ricordo che quando uno non faceva qualcosa "perchè...." tutti lo prendevano in giro dandogli dell'excuser excuser ( come i bambini) - Non credo che sia il modo migliore ma di sicuro ti mette di fronte alla realtà: una grandissima parte delle cose che vorremmo fare non le facciamo e ABBIAMO SEMPRE UNA BUONA SCUSA per quello. Alcune sono davvero buone ragioni (non è legale, rischio la vita, prendo le botte...) ma molto molto spesso è tutto e soltanto nelle tua testa.
La seconda parte, quella costruttiva, è discussa in lungo e in largo in moltissimi libri, ma molti di loro partono da una prospettiva di costruzione su fondamenta poco solide (mi immagino che se uno prende un libro dove le proprie sicurezze vengono disfatte per 200 pagine non avrà cosi voglia di continuare con le altre 200 in cui vengono rimesse a nuovo) oppure non definiscono bene la prima parte.
* il termine distruttivo lo uso nel senso "positivo del termine" = mettere in discussione le idee
Contenuti
Eccomi qui a San Marino per la sessione di Live Blogging dell' I/O... accanto a me gli amici/ colleghi di Le Mat Percorsi & Fosco Del Nero di Una Vita Fantastica -
La sala mi ha colpito subito: il posto del relatore non è sul palco, bensi in mezzo alla sala, con le sedie puntate verso il centro... ogni relatore quindi passa in mezzo alle persone, parla in mezzo alle persone, c'è un bello scambio di energie... nelle idee degli organizzatori è quello di creare una piazza, un'agorà... e devo dire che ci sono riusciti.
Mi piace molto come idea, di sicuro diversa dalle cose che si vedono di solito. Su ogni muro c'è proiettato un elemento della natura.
Ecco la Sala del Input/ Output - grazie a Matteo per la fotoDopo l'introduzione di Marcello Mancini, arriva Max Damioli, grande verve, a fa l'introduzione all'evento. Vi riporto una frase che forse riassume tutto: "Non c'è una via alla Felicità, la felicità E' la via".
Entra in scena Giorgio Nardone, con una bella giacca rosa :-). Trasmette una senzazione di grande tranquillità e inizia subito con una bella metafora (che magari un giorno vi riporto)... il finale dolce amaro muove qualcosa nel pubblico.
Fa alcune domande prima di proporre ai partecipanti di vivere la metafora...
Piano piano il modello di cambiamento di Nardone sta uscendo fuori, sentendo le risposte del pubblico si possono notare come i limiti / percorsi per il viaggio della felicità siano diversissimi, anche molti poi si riducono al fatto che si confonde la coscienza con la consapevolezza ( Se mi prescrivo una cosa che mi deve piacere sono già fregato).
Fa un riassunto dei 4 passaggi del suo modello e poi ci rimanda al pomeriggio... Sento già che le sue domande hanno toccato le corde giuste, non vedo l'ora di sperimentare i cambiamenti che ci proporrà.
Non ho mai partecipato a nessun suo corso ne letto dei libri (ne ha fatti quasi 30 !!), ma è un paio di anni che ne sento parlare. E' conosciuto tanto per la sua creatività quanto per il suo rigore metodologico. Sono molto gasato dall'idea di sentirlo. Parlerà di come ci si autoinganna, le scuse che ci diciamo e chissa quanto altro, farà un lavoro di trasformazione e finira col " Cavalcare la propria tigre: l’arte dello stratagemma nel gestire le proprie percezioni, emozioni ed azioni."
Vi riporto una frase presa dal sito: Non è un po' strano che ai tempi della scuola, siamo passati dalle lezioni di Scienze, a quelle di Matematica per poi passare a quelle di Storia, ma in qualche modo, abbiamo saltato le lezioni su come essere felici?
Per qualche misterioso motivo, “L'ABC del vivere in maniera ottimale” non era presente nel programma delle lezioni.
Molto spesso siamo affannati nel fare cose senza provare alcuna soddisfazione o raggiungere i risultati desiderati. Questo può derivare dal fatto che quello che facciamo non è in linea con quello che vogliamo a livello più profondo, quindi non canalizziamo tutte le energie e ne sprechiamo, trovandoci a camminare come se fossimo delle Ferrari con il freno a mano tirato.
- anche questo mi piace. l'argomento felicità è talmente grande che sono davvero curioso di imparare...
Eccoci con il live blogging del pomeriggio dell' Inside Out.
Dopo l'introduzione piena di carica di Max Damioli che ci sveglia dal torpore del dopo pranzo, ritorna Nardone, che ci piazza subito un paio di metafore, citazioni, storielle di vita vissuta, rimettendoci subito nel mood.
Continuamo cosi con l'auto-analisi iniziata la mattina, con domande di ulteriore approfondimento... si scava, e finalmente molti pezzi del mosaico vanno a posto... non tutti i passaggi sono cosi facili a dire il vero, ma credo che una letta agli appunti o agli audio che la Performance Strategies fornirà mi faranno chiarezza.
il modello di Nardone piano piano si dispiega nei suoi passaggi che hanno lo scopo di capire quale tra paura, piacere, dolore & rabbia sia il motivo alla base e disfarlo.
Interessante quello che ci propone di fare ogni mattina:" Come potrei fare per peggiorare volonatariamente la mia situazione invece che migliorarla?" ... e si avete letto bene! pensando come peggiorare la propria giornata, si pensa per paradosso con risultati particolarmente interessanti (mente nella direzione opposta, libera la creatività).... io ci proverò appena torno a casa e vi faccio sapere...
finito il corso, standing ovation per Nardone (anvedi)...
Ritorna in scena Max Damioli, ci riassume la giornata tramite una mind map fatta durante la giornata...
a chiudere il pomeriggio Barbara Alberti, con un intervento che personalmente non mi ha fatto impazzire
Come ogni corso devo aspettare di digerire tute le informazioni ( ci metto un 2-3 gg almeno di solito)
E' uno dei prodigi della PNL dello scorso decennio. E' uno dei piu stretti collabolatori di Bandler, master Trainer di praticamente tutto (PNL, DHE, NHR....). Ne sento parlara da molti anni in quanto è uno dei pochi che ancora adesso impega del tempo a modellare l'eccellenza (che dovrebbe essere il cuore pulsante della PNL) invece che insegnare solo modelli fatti da altri (ovvero Bandler e Grinder :-)
Mi piace sta frase: “I cambiamenti avvengono rapidamente, in un istante, è la pianificazione o il convincersi a effettuare questo cambiamento che di solito richiede tempo.”
Eccoci finalmente al Day 2, con l'attesissimo Gabriel Guerrero. Il gioviale Gabriel è uno dei pilastri della PNL "giovane".
Inizia con la sua storia e il suo incontro casuale con la PNL ( le donne sono il motore dell'universo :-) - e poi ci spiega la sua visione: "la felicità non è qualcosa che fai, ma qualcosa che vivi" - frase interessante per un insegnate di PNL (che insegna tra le altre cose proprio a creare picchi di "felicità")... e infatti ci spiega la sua visione di "soluzione sintomatica".
Prima della pausa un esercizio sul proprio "sogno"... l'esercizio è quello classico... dove vorresti andare, dove sei adesso, quali sono le tue abilità... ma la cosa che ha aggiunto, e che secondo me è geniale nella sua semplicità sono i "PALETTI" che mettiamo: cosa sono disponibile ad accettare e a fare/non fare per inseuire il mio sogno?
Non pensandoci prima ci si potrebbe trovare a fare cose che non ami (o che sono contrari ai tuoi valori) per inseguire il tuo sogno.
Pausa.
Continuiamo con la giornata di esercizi !
Ci descrive i passi di decision making e subito dopo ci piazza un rilassamento che personalmente mi ha sdraiato... Guerrero ha davvero fatto sua la lezione di Richard Bandler...
ancora un po di teoria, e poi altro esercizio guidato di DHE (designing Human Engeneering ) sulla motivazione.
Si va a mangiare che nel pomeriggio si parla del Pannello di controllo del DHE
Inizio puntualissimo con Gabriel Guerrero con ci spiega cosa è la DHE (Designing Human Engineering) ... alcuni aneddoti su come Richard Bandler è arrivato a crearla...
E' sempre curioso sentire questi aneddoti sul padre della PNL...
Dopo di questo Gabriel spiega passo passo, tramite due ragazze del pubblico, come creare una sliding anchor e linkarla alle manopole del pannello di controllo... ci da 15 minuti per farlo a coppie... altro esercizio bomba !
Sliding Anchor della PNL / DHE
(tra qualche giorno vi posto la procedura !). Passa tra tutti i partecipanti a dare un occhio se facciamo bene.
Alla fine una serie di FAQ di quasi mezz'ora, su quello che abbiamo fatto oggi, su questioni più generali (come la famiglia influisce sulla persona). Una frase che mi è piaciuta molto di Guerrero: "It's OK not to be perfect"
Chiude la conferenza Max Damioli, riassumendo la giornata e poi dando degli spunti interessanti sulla sua filosofia di vita. Spunti Huna e saggezza occidentale, spiega anche un tipo di respirazione che poi approfondirà poi nel suo corso del 10-11 agosto... mi piace molto Max sia per il contenuto per la modalità di esposizione...
Grande giornata.
Foto di Bayu jefri da Pexels
Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com
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