Produttività, Lavoro & Imprenditoria

Cosa è un Personal Knowledge Management (PKM)

Qusto sui PKM è un articolo lungo, che andrò a completare negli anni dato che l'argomento è molto caldo ma ancora all'infanzia.

Anche se di sistemi di PKM ne esistono molti cito Tiago Forte più volte perchè è quello che ho studiato di più. Il sistema di Forte è un'introduzione pragmatica al PKM ma ha poche "radici" e in generale è anche un po' superficiale.

Ha risolto il mio problema ma non ha saziato la mia sete di conoscenza sull'argomento.

Il prezzo del suo corso dal vivo è poi esageratamente alto.

Prometto che aggiungero info su altri sistemi di produttività. Un passo alla volta

Ho usato il tag PKM per tutti gli articoli relativi ai sistemi di gestione di conoscenza personale

Cosa è PKM?

Personal Knowledge Management, abbreviato in PKM è un modo di organizzare le informazioni e la conoscenza che ognuno di noi raccoglie ogni giorno.

Viviamo in un mondo dove, per la prima volta nella storia, abbiamo un'abbondanza di informazioni invece che una scarsità.

Questo è il motivo per cui sono nati e si stanno sviluppando sistemi per raccogliere, organizzare, sviluppare e condividere tutte le informazioni correlata alla sfera personale.

Personalmente ne avevo un gran bisogno, perchè tra quaderni e mappe mentali non avevo più spazio fisico in casa.

Ma alla fine PKM è un termine moderno per il classico "prendere appunti" ?

Un PKM risponde a un problema più ampio rispetto al prendere appunti, un PKM ha l'obiettivo di poter accedere e lavorare su questi stessi appunti.

Il note taking è solo una parte di un PKM, importantissima, ma comunque una sola.

Hai parlato di Parti... quali sono le parti che comprendono un PKM?

La disciplina è ancora in sviluppo quindi è probabile che tra qualche anno arrivino dei modelli migliori.

Al momento faccio riferimento al framework CODE di Tiago Forte

  • Cattura
  • Organizza
  • Distilla
  • Esprimi

Ovvero sistemi di Input dei dati, sistemi di organizzazione di questi dati, capacità di distillare questi dati e alla fine creare nuovi contenuti in base a questi dati.

Second Brain o PKM?

Nei sistemi di Gestione della conoscenza personale uno dei più famosi e meglio marketizzati e il Second Brain di Tiago Forte.

Devo dire che è anche stato il primo che mi ha davvero dato una mossa a intrapendere questa strada. Quindi molto spesso i due termini vengono utilizzati come sinonimi, anche quando non lo sono.

Il libro in cui ne ha parlato sono due: Praxis Vol I in cui parla di produttività (è su Kindle Unlimited) e poi il recentissimo Build your Second Brain del 2022.

Di Tiago Forte, del suo sistema PARA, e la sua metodologia ne ho parlato qui in un articolo specifico: link

Tiago Forte

Di cosa parla: Raccolta di spunti e pensieri su produttivatà, lavoro, abitudini Cosa ne penso: Libro molto interessante questo Praxis volume 1. Argomenti affrontati con testa e approccio pratico, cosa molto rara. Alcune parti sono riuscite ad applicarle quasi subito, altre le devo rileggere e sistemare, ma se portano ai risultati promessi il libro potrebbe diventare un Must have. Anche la formula "raccolta di articoli…

Tiago Forte

Di cosa parla: Tiago Forte ci racconta la sua storia e suggerimenti per costruire un "second brain" Cosa ne penso: Anche se in Praxis Vol 1 c'è già tutto (e forse di più) quello compreso in questo libro, in questo l'editing è molto migliore, si legge bene, ci sono aneddoti, consigli personali... insomma anche se è un prodotto più commerciale è anche molto più accessibile perchè è stato ripulito di…

Knowledge Management vs Personal Knowledge Management

Prima dei PKM si usava il termine Knowledge Management... qual è la differenza? I KM tipicamente fanno riferimento ad attività collaborative all'interno di un'organizzazione, mentre invece un PKM comprende aree coperte da Habit trackers, Bullet Journal, Mappe Mentali

C'è chi teorizza un futuro in cui l'intelligenza collettiva sarà data da infiniti sistemi PKM interconnessi.

A ben vedere credo che sia la mission di Google.

Perchè usare un PKM ?

Se c'è google, perchè crearne un'altro? Beh ovviamente siamo ancora molto lontani dal catalogare tutto lo sciibile umano e siamo ancora più lontani da farlo in modo che sia utile per me

I miei appunti arrivano da varie fonti:

  • Ispirazioni dal mio BouBou Journal,
  • appunti da Video youtube,
  • videocorsi,
  • audiobook,
  • libri cartacei,
  • Kindle notes,
  • web pages,
  • text,
  • pezzi di carta sparsi,
  • Mappe mentali in digitale
  • varie APP che mi tracciano ore di sonno, quanto ho camminato etc etc etc etc...

insomma.

c'è bisogno di un aggregatore

PKM Meglio in digitale o in Analogico?

La domanda credo nasca da un presupposto non corretto: Pensare che esiste un solo sistema di input. Come vedremo invece esistono vari modi in cui si raccolgono le note e diversi flussi informativi.

Questo inevitabilmente vuol dire che bisogna digitalizzare tutto. Se infatti esistono dei modelli che potrebbero vivere solo con carta e penna (il Zettelkasten, il Commonplace journal, ma anche un Bullet Journal) questo crea alcune limitazioni che con un approccio misto vengono risolte.

Dato che per me l'argomento è super caldo ed è ormai dal 2020 che sto cercando di capire come fare, vedrete una bella serie di articoli a riguardo.

Al momento sono ancora un po' sparsi ma piano piano verrà fuori qualcosa di interessante.

Fatemi fare un salto indietro:

Come raccoglievo appunti

Non posso dire di essere stato uno studente brillante: ho fatto il primo corso di comunicazione e ho scoperto le mappe mentali solo a fine anni 90, quando ormai il mio percorso universitario era finito.

Il mio modo era prendere appunti, alcune volte "sbobinando" quello che diceva l'insegnante, sottolineare alla cazzo di cane e ripetere. Finito l'esame, finito l'utilizzo delle note.

Non un approccio costruttivo alla conoscenza personale.

Le mappe mentali prima, e Il framework di Gelb poi mi hanno dato un grandissimo aiuto nella capacità di prendere appunti. Negli anni ho scoperto altri sistemi, ma avevo alcuni problemi:

  1. Lo spazio fisico che riempiono le note
  2. il recuperare le note stesse dopo mesi
  3. Rendere azionabili gli appunti presi
  4. Sintetizzare quello che ho imparato e farlo mio

il blog che state leggendo è nato nel 2008 proprio per porre soluzione al punto 4.

Il momento di fare chiarezza nel mio sistema

Ci sono stati vari segnali che mi hanno fatto capire che il mio sistema di note taking era da migliorare, Tanto che gli ho dedicato un articolo apposta ( Segnali che ti dicono che hai bisogno di un PKM )

Distinguiamo il metodo dallo strumento

E' molto importante essere in grado di separare il metodo (raccolta, organizzazione, distillazione ed espressione nel mio caso) dagli strumenti (io uso Obsidian, kindle, instapaper, altri usano Notion etc etc)

Parliamo di PKM

Abbiamo avuto un definizione di PKM... ma cosa si gestisce esattamente in un PKM?

Un documento digitale, sia esso un txt, doc, un pdf, un .jpg può essere raccolto in un folder sul computer.

Questo lo rende un sistema di gestione della conoscenza personale?

Non proprio, non nel senso moderno del termine.

Quando si creano delle note queste devono essere in grado di comunicare tra di loro, creare connessioni nel modo più facile possibile.

Con "appunto" (o "appunto atomico") si intende l'unità informativa più piccola: un singolo concetto, uno spunto

dall'altro lato ci sono Appunti / note che comprendono una raccolta di molti "appunti atomici" collegati - come potrebbe essere questo articolo di blog.

Questo è uno dei concetti che mi è piaciuto: cercare di eliminare le vie di mezzo.

Personalmente Uso Obsidian per prendere appunti, anche se vedo che Notion ha una base utenti molto più larga.

Da queste cose (due tipi di note, possibilità di linkarle tra loro, capire la gerarchia usando l'acronimo CODE) possiamo iniziare a utilizzare in aggiunta al nostro sistema di appunti.

Cosa metterci sopra?

  1. Possiamo iniziare a metterci i copia incolla delle pagine internet, invece che salvare i link e dimenticarli
  2. questo ci è utile anche per prendere confidenza con i vari comandi per linkare le note, creare i bullet e le check list
  3. Seconda cosa che ho fatto è spostare la pianficazione giornaliera e settimanale su Obsidian (ho anche postato dei template qui)
  4. A questo punto verrà voglia di utilizzare il più possibile Obsidian come hub per le informazioni: utilizzando Instapaper e il plugin Kindle to Obsidian riesco a importare le sottolineature direttamente sul mio tool per i KPM senza grosso sforzo (vedi qui: Come importare note Kindle dentro Obsidian )
  5. Ho anche messo i file del mio Obsidian su Dropbox, cosi le note audio / speech-to-text che prendo dallo smartphone si salvano direttamente in uno spazio adatto. <-- il workflow qui è migliorabile, ma è un passo avanti.
  6. Pur continuando a usare il mio quaderno cartaceo, adesso riporto gli appunti / spunti per pensare anche su Obsidian - mi costa un po' di tempo ma mi ha creato un'abitudine utile.
  7. Lo stesso per le minute di riunione: prima di mandarle sulla mail le scrivo in digitale usando il template e poi copio incollo
Questo è come cresce la tua mappa di conoscenza su Obsidian

Link e Risorse

  • Immagine di Angela Roma
  • Foto di cottonbro: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-in-camicia-beige-e-jeans-blu-denim-in-piedi-davanti-a-libri-4865734/

Michael J. Gelb

Di cosa parla: Abstract: L'autore ha estratto 7 abilità che si dovrebbero sviluppare per avere la genialità di Leonardo Da Vinci Cosa ne penso: Cosa ne Penso: "Pensare come Leonardo" è uno dei libri classici di "miglioramento personale". adesso a più di 20 anni di distanza devo dire che è proprio un signor libro, con un ottimo framework per il miglioramento personale.

Tiago Forte

Di cosa parla: Raccolta di spunti e pensieri su produttivatà, lavoro, abitudini Cosa ne penso: Libro molto interessante questo Praxis volume 1. Argomenti affrontati con testa e approccio pratico, cosa molto rara. Alcune parti sono riuscite ad applicarle quasi subito, altre le devo rileggere e sistemare, ma se portano ai risultati promessi il libro potrebbe diventare un Must have. Anche la formula "raccolta di articoli…
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Scritto da Manolo Macchetta

Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com

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