Produttività, Lavoro & Imprenditoria

8 segnali che ti dicono che hai bisogno di un PKM

Cosa è un PKM (Personal Knowdlege Managment) ne ho parlato qui:

In breve: Cosa è un PKM e perchè dovrei usarne uno?

in generale ho usato il tag PKM per tutti gli articoli relativi ai sistemi di gestione di conoscenza personale

In questo articolo raccolgo alcune mie impressioni sui segnali che mi hanno fatto capire che il mio processo di Gestione degli appunti (PKM) non funziona come dovrebbe.

Se anche tu ti trovi in questo, forse è bene che vai all'articolo completo che ti da il giusto spunto per iniziare.

A quali segnali prestare attenzione

1. Smetto di prendere appunti dei libri che leggo.

ovviamente alcuni libri li leggo solo per il piacere di leggerli (LitRPG & Graphic Novel) e altri non hanno nulla di interessante, ma porsi dei limiti nel sottolineare / prendere appunti perchè poi si sa che tanto non si riguardano è un problema.

1 Bis Prendo appunti ma poi non li gestisco e rimangono dimenticati

Variazione del punto uno. Prendo appunti ma non li riguardo mai più.

2. Tengo un diario ma mancano le giuste connessioni per ampliare il discorso.

Prima di passare a un Journaling moderno come il BouBou Journal e il suo sistema di indice raccoglievo appunti su quaderni. Ma anni dopo diventa impossibile recuperarli, non è possibile fare connessioni tra un contenuto e l'altro se non facendo ex novo una mappa mentale

2.bis in qualche modo il linkare le note è faticoso / inutile

Amo le mappe mentali e secondo me sono uno strumento vitale per il miglioramento ma dover fare una mappa mentale di una mappa mentale inizia a essere un costo in termini di energia

3. Quando mi serve qualcosa che so di avere, non lo trovo

Trovo un argomento, so che avevo studiato la cosa e vorrei approfondire degli argomenti. Ma ho qualcosa tipo 30 quaderni e due pigne di fogli accumulati in 20 e passa anni di studio... IMPOSSIBILE recuperare le informazioni

4. Non ho un flusso informativo coerente, o addirittura non l ho propio più un flusso.

Ho creato dei sistemi di template per quando devo fare un lavoro per un cliente, quando devo scrivere un pitch. Ho dei modelli funzionanti perfettamente (vedi ModelliMentali.com ) come è possibile che non gli uso sempre? oppure che li faccio ex-novo? altro segnale fortissimo che devo cambiare qualcosa.

Altro esempio: inizio con un metodo, questo funziona abbastanza, dimentico dei pezzi incomincio a modificarlo fino a quando non funziona più.

5. Quando scrivo un post o una mappa mentale faccio riferimento alla mia memoria o faccio ricerche nuove su google, invece che cercare nei miei appunti

Una delle cose che ho sempre invidiato a Ryan Holiday: aveva un sistema di appunti che gli permetteva di scrivere libri su libri, coerenti con un buon storytelling. Io avevo un folder con "roba da smazzare" che è li da metà anni 2000. Se quando cerco informazioni che avevo già studiato e metabolizzato non le trovo e devo tornare o alla fonte originaria (libro) o a google, vuol dire che il sistema di Note Taking ha fallito.

6. Quando leggo narrativa o comunque cose che so che non mi lasciano nulla così non mi preoccupo degli appunti

Quando prendere appunti (o anche solo sottolineare) diventa così pesante che leggo più narrativa che miglioramento personale... That is a problem!

7. Quando interrompo libri perchè "meritano di essere appresi" ma il momento non è giusto

Non so se succede ad altri, ma alcuni libri sono cosi interessanti che meritano di essere sottolineati, studiati, digeriti e raccontati. Li metto da parte per prepararmi al momento... Momento che non arriva mai. Questo mi ha causato il rimandare di libri che poi sono rivelati importanti, a partire da Praxis di Tiago Forte, che è stato uno dei primi che parlava di PKM in maniera sistematica ma anche l'incredibile Whispering in the wind

8. Quando vedo che la mia conoscenza nei campi in cui ho interesse sono stagnati

Questo è sottoprodotto del personal tracking / Bid Data personali - quando ti accorgi che qualche argomento che ami non ho miglioramenti nei mesi le cose sono tre:

  1. O sei al picco della conoscenza dell'argomento
  2. O non ti interessa più così tanto
  3. Oppure manchi di input che permettono di conoscere di più.

Sui primi due non ho molto da dire, sul terzo posso dire che divulgando quello che si conosce spesso permette di consolidare la propria conoscenza... ma se ho mille appunti che tra di loro non parlano come faccio a creare dei contenuti coerenti?

OK, e quindi?

E quindi abbiamo un segnale e possiamo procedere a trovare una soluzione. Cosa fara quando ci accorgiamo che il nostro sistema di gestione degli appunti è rotto?

Trovare un metodo e degli strumenti che permettono di utilizzare questo metodo. Non è compito di questo articolo dare la soluzione finale. Ne ho parlato molto più approfonditamente qui

Nel 2020 quando mi sono accorto di avere molti segnali a riguardo ho studiato varie metodologie e al momento ho abbracciato il PARA method / BSB di Tiago Forte.

Lo strumento principale che utilizzo è Obsidian (moltissimi usano Notion), ma ho ancora il mio bullet journal e ho integrato altri sistemi per raccolta di informazioni

Link

  • Foto di Reben Azat: https://www.pexels.com/it-it/foto/note-fuoco-pietre-ardente-9989860/
  • Foto di Tim Gouw: https://www.pexels.com/it-it/foto/penne-e-pennarelli-sulla-custodia-53874/

Abbiamo Parlato di:

Tiago Forte

Di cosa parla: Tiago Forte ci racconta la sua storia e suggerimenti per costruire un "second brain" Cosa ne penso: Anche se in Praxis Vol 1 c'è già tutto (e forse di più) quello compreso in questo libro, in questo l'editing è molto migliore, si legge bene, ci sono aneddoti, consigli personali... insomma anche se è un prodotto più commerciale è anche molto più accessibile perchè è stato ripulito di…

Tiago Forte

Di cosa parla: Raccolta di spunti e pensieri su produttivatà, lavoro, abitudini Cosa ne penso: Libro molto interessante questo Praxis volume 1. Argomenti affrontati con testa e approccio pratico, cosa molto rara. Alcune parti sono riuscite ad applicarle quasi subito, altre le devo rileggere e sistemare, ma se portano ai risultati promessi il libro potrebbe diventare un Must have. Anche la formula "raccolta di articoli…

John Grinder Carmen Bostic St. Clair

Di cosa parla: John Grinder da metà anni 80 ha portato avanti delle evoluzioni VERE della PNL, questo libro è il summa di 20 anni di studi. Cosa ne penso: Non è un libro facile, è molto complesso, non ha praticamente indice, è tutto scritto in grassetto (!) e le prime 70-100 pagine sono una vera rottura de palle. L'ho mollato 2 volte e prima di riuscire a godermelo ho dovuto farmi un corso dal vivo di New Code perchè…
[wp-review]

Scritto da Manolo Macchetta

Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com

Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,

Cocooa © 2021
Terms and Conditions  •   Privacy Policy