Scopri come apprende il nostro cervello: Pensiero diffuso VS pensiero focalizzato
Contenuti
Ti è mai successo di essere davanti al computer per ore e non riuscire a risolvere un problema che hai di fronte e poi, magari quando spegni il computer e incominci ad allontanarti dal problema, magicamente hai questo momento di intuizione, questo “Eureka!” e capisci quale potrebbe essere la soluzione?
Hai mai sentito quelle persone che dicono: “Vado a farmi una passeggiata, così mi schiarisco i pensieri”?
Oppure: sei in vacanza e sei totalmente rilassato sulla tua amaca, sulla tua barca o in spiaggia e ti vengono in testa cinquantamila idee, quelle stesse cinquantamila idee che quando eri al lavoro e dovevi averle non si sono presentate.
Bene...
seguimi per i prossimi cinque minuti e imparerai:
Il cervello ragiona in due modi: il modo focalizzato e il modo diffuso.
Il modo focalizzato, come dice la parola, è quando siete totalmente dedicati ad un argomento e continuate ad approfondirlo sempre e non uscite mai da quello che state studiando.
Il modo diffuso, al contrario, è il modo in cui il cervello “unisce i puntini” quindi ha una visione molto più ampia ed è tipicamente quello che porta alle nuove idee.
Questa è la risposta in breve sul perché quando siete in vacanza avete mille idee e mentre magari siete davanti ad un computer, state lavorando e vi spremete il cervello per avere delle idee non ci riuscite: state utilizzato un pensiero focalizzato quando invece serve un pensiero diffuso per unire le cose che già sapere.
Ovviamente queste due modalità devono essere utilizzate insieme, ma non sempre si è allenati a farlo e di sicuro è molto raro che qualcuno vi abbia insegnato a farlo.
Nel libro “A Mind For Numbers” di Barbara Oakley che tra l'altro è quello tratto da un famoso corso di Coursera “Learn to Learn”, l’autrice spiega proprio questo: quali sono i due difetti che impediscono un apprendimento ottimale.
Il primo è insito quando una persona è dedita solo e soltanto allo studio focalizzato. Viene definito effetto Einstellung, e avviene quando le stesse cose che noi studiamo sono delle zavorre che non ci permettono di andare oltre col pensiero.
Come si fa a risolvere lo diciamo tra qualche paragrafo.
Dall’altra parte che cosa succede? Il procrastinare.
Procrastinare è il termine auilico per dire "rimandare a domani" ed è quell’evento psicologico per cui una persona quando trova un compito che non gli piace rimanda a domani con la speranza di non doverlo fare.
Se invece voi state studiando o siete al lavoro e per forza di cose dovete produrre, allora il procrastinare è un ostacolo grossissimo.
Questo per due motivi:
Tra un minuto vi dirò la soluzione: cosa si potrà utilizzare per risolvere questi due problemi, ma prima riassumiamo quello di cui abbiamo parlato.
Abbiamo visto che ci sono due modi con cui si ragiona quindi: pensiero focalizzato e pensiero diffuso. Entrambi sono utili per avere delle grosse idee: il primo perché ci permette di portare a casa più informazioni ma è poi il pensiero diffuso che ci permette di avere l’idea generale che permette di generare queste idee. E poi abbiamo visto quali sono i due difetti: uno che è tipicamente insito solamente dentro il pensiero focalizzato, quindi il non riuscire ad uscire dalla propria area di competenza e non pensare “fuori dal box”, “fuori dalla scatola” ( e quindi sono nate strategie di pensiero laterale per risolvere il noto problema) e l’altro invece è la procrastinazione che devasta totalmente ogni tipo di creatività e di creazione di idee.
Il suggerimento che da Barbara Oakley, ma che vi posso dare anche io visto che lo utilizzo da molti anni con successo, è di utilizzare la Pomodoro Technique.
Approfondimenti sulla Tecnica del Pomodoro qui: https://www.cocooa.com/pomodoro-technique/
Il Pomodoro Method è il metodo creato da un italiano ma famoso nel mondo, quando era studente di ingegneria.
Consiglia di
A questo link trovate tutta la descrizione esatta su come si applica il Metodo Pomodoro, ma già questo esercizio descritto: ovvero riuscire a focalizzarsi per 25 minuti soltanto su una cosa e poi dedicare 5 minuti alla pausa di sicuro vi farà fare dei grandissimi salti in avanti.
Concludo dicendo che il tuo apprendimento, il tuo miglioramento personale è sì dovuto all’apprendimento, ma anche alle “3 P”:
Quindi mi raccomando: pausa, passeggiata, pisolino e poi studio!
Affascinato dalle potenzialità del cervello rimane folgorato dall'uscita di MEMO, nel 1992. Soltando 10 anni dopo inizia però a studiare altre discipline. Nel 2008 apre il suo blog di Content Curation, Cocooa.com e poco dopo anche il portale per sport di lotta e MMA Grappling-italia.com
Scopri tutti gli articoli scritti da manolo su cocooa.com , Grappling-italia.com, TantraMarketing.it ,
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 5 Stars
Visitor Rating: 5 Stars